Ha solo un anno l’ultimo cittadino di Castellammare di Stabia colpito dal virus della meningite. V.S., nel giorno del suo primo compleanno, purtroppo, è stato costretto al ricovero prima nell’ospedale San Leonardo per poi essere trasferito in quello più attrezzato, ovvero il Cotugno di Napoli dove ora è sotto osservazione ma le sue condizioni sono tutt’altro che positive.
Il neonato è stato portato dalla sua famiglia, residente al rione San Marco, all’ospedale di Castellammare nella notte fra venerdì e sabato. Subito i dottori del Pronto Soccorso notarono i sintomi tipici della meningite (particolarmente febbre alta) facendo scattare la solita profilassi nel nosocomio con la chiusura dell’area interessata dall’arrivo del bambino. Da lì, poi, subito il trasferimento verso l’ospedale di Napoli. Dopo un giorno di ricovero, però, le sue condizioni sono ancora molto gravi. Secondo le ultime indiscrezioni, il bambino non aveva fatto ancora il vaccino.
Ennesimo caso di meningite nella città di Castellammare dopo il primo scoppiato durante le festività di Natale quando a morire fu un giovanissimo di Agerola che contrasse il virus. Nel giro di poche ore, purtroppo, il 18enne perse la vita a causa della febbre alta. Dopo quell’avvenimento scattò la psicosi in tutta la città stabiese, ma anche dintorni, con tutti che tentavano di vaccinarsi anche se, però, non c’erano le scorte necessarie per tutti i richiedenti.
Ultimo ad ordine di tempo, comunque, riguarda il caso di una studentessa dell’Universita degli Studi di Salerno che venne ricoverata qualche giorno fa proprio perchè colpita dal virus meningite. Le sue condizioni al momento sono molto gravi e non ci sono segni di miglioramento. Tutti i frequentatori del campus di Fisciano (che richiama studenti da tutto il comprensorio stabiese), dopo questo episodio, hanno dovuto iniziare una cura specifica per evitare il propagarsi del virus: la paura era già tanta e dopo la notizia del povero bambino di Castellammare, torna più forte nella città delle acque. Per conoscere le condizioni di V.S., comunque, bisognerà aspettare ancora il bollettino dell’Asl.