Piazzetta Bagnoli, il “day after”: l’ingresso delle scuole usato come bagni pubblici e pattumiere

piazzetta bagnoli alberghiero 1Piazzetta Bagnoli domenica mattina: bottiglie di birra e vodka ovunque nei pressi dell’ingresso dell’Istituto Statale Alberghiero a pochi metri dal locale commissariato di polizia, con le porte d’ingresso, leggermente rientrate rispetto alla strada, trasformate in orinatoi pubblici. Domattina tantissimi studenti varcheranno lo stesso ingresso per raggiungere le rispettive classi: ovvero calpesteranno un mare di urina (e Dio solo sa cos’altro) per entrare non in un locale pubblico di quart’ordine ma in un istituto scolastico superiore statale.

Una vergogna senza precedenti quella di piazzetta Bagnoli: si muova adesso il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e scenda in campo nell’interesse della comunità di Bagnoli. Sempre che De Magistris si senta ancora il sindaco della città e non sia con la mente già proiettato in una poltrona del salotto politico romano. In tal caso rincorra pure Dema (movimento politico da lui creato e avente per segretario il fratello Claudio) ma si dimetta mostrando coerenza e correttezza nei confronti dei napoletani.

Un dato quello della piazzetta Bagnoli che evidenzia drammaticamente l’abuso di alcol che i giovani fannopiazzetta bagnoli alberghiero 2 sistematicamente nel weekend: secondo alcune statistiche il vero flagello delle nuove generazioni più che la droga sarebbe proprio l’alcol, con l’età media dei consumatori abituali che sfiora i 14 anni. Questo vuol dire che oggi è possibile vedere un ragazzino che ha appena terminato le medie sbandare nel pressi di una discoteca o locale notturno completamente ubriaco.

Altra barzelletta poi quella della vendita di alcolici proibita ai minori che ovviamente si riforniscono nei supermercati o in compiacenti salumerie per poi riempirsi di gin, vodka e birra. Quello che più indigna le persone per bene, gli onesti contribuenti del posto è il lassismo adottato dalle istituzioni: tutto si fa perché in realtà nulla muti. Un simile scenario è troppo miserabile per essere contemplato passivamente.

Allora basta con le retoriche alla de Magistris, con il gridare alla riscossa sociale di una città che implode sotto il peso di inefficienze ed emergenze ormai endemiche. Governi Napoli chi la ama e non chi la usa come trampolino di lancio per fare carriera in politica. Della serie: da Bagnoli si continuano a scrivere pagine vergognose di storia partenopea.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.