I Verdi in soccorso dell’arenile di Bagnoli: massima attenzione e tolleranza zero

verdi arenile di bagnoliI Verdi in soccorso dell’arenile di Bagnoli: dopo innumerevoli denunce pervenute alle autorità competenti da cittadini e associazioni presenti sul territorio e grazie al costante aggiornamento sul vergognoso stato dei luoghi curato per anni dal nostro giornale stamane un gruppo di militanti dei Verdi ha ripulito la spiaggia da rifiuti di ogni genere.

Un gesto bellissimo per l’arenile di Bagnoli, ricco di contenuti sociali, un messaggio di speranza e un esempio positivo offerto da chi del rispetto per l’ambiente ha fatto ragione politica e di vita. Meritatissimo il plauso offerto dai residenti e dai passanti agli esponenti dei Verdi impegnati nell’iniziativa che fa onore all’intero movimento sempre presente sul territorio nelle pacifiche battaglie per la tutela dell’ambiente e della qualità d’esistenza dei cittadini.

Ci auguriamo che le istituzioni competenti prendano “esempio” dai Verdi programmando concrete campagne di bonifica territoriale che non possono esulare da una corretta sensibilizzazione dell’opinione pubblica. In sinergia con la Scuola e le associazione occorre dare il via immediatamente a percorsi formativi che informino il cittadino sui rischi per la salute derivanti dall’inquinamento criminale delle comunità, con particolare riferimento allo sversamento illegale di rifiuti.

I giovani devono essere preparati ad un rapporto corretto con l’ambiente che li circonda, alla tutela degli ecosistemi e delle meraviglie naturali presenti all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio. Tanti i polmoni verdi presenti in Campania, oasi felici che rischiano di tramutarsi in realtà desertiche a causa dell’incoscienza criminale di individui senza scrupoli.

Pensiamo alla questione sempre attuale della Terra dei Fuochi, a camorristi pronti a lucrare sulla stessa vita dei familiari trasformando ettari ed ettari di campagna in discariche nelle quali sotterrare ogni genere di rifiuti. Poco importa se si continua nelle stesse zone a morire di cancro anche giovanissimi, se ad ammalarsi irrimediabilmente sono gli stessi congiunti dei boss che vivono quei luoghi.

Della serie: massima attenzione per l’ambiente e tolleranza zero nei confronti di chi attenta alla conservazione dello stesso. Un preciso dovere di ogni individuo “civile” nei confronti di chi erediterà queste nostre realtà urbane.

Alfonso Maria Liguori

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