Marco Di Lauro, il boss latitante che “divide et impera”. La plastica facciale e l’impero economico

Marco Di LauroMarco Di Lauro: il giovane ras della dinastia di Ciruzzo ‘o milionario che ha saputo tenere testa ai potenti Scissionisti di Secondigliano. Classe 1980 Marco Di Lauro figura dal 2006 nell’elenco dei latitanti più pericolosi d’Italia, ricercato a livello internazionale e ritenuto dagli inquirenti primo referente dell’omonimo clan con i potenti cartelli della droga sud americani.

A differenza del fratello maggiore Cosimo, Marco Di Lauro ha agito con estrema prudenza e discrezione: cresciuto alla scuola criminale del padre Paolo (alias Ciruzzo ‘o milionario) il giovane boss ha mostrato sin da subito doti proprie di un leader, di un capo capace di scatenare strategie offensive all’interno degli stessi clan rivali, ovvero degli Scissionisti.

Una figura di una tale scaltrezza da riuscire ad applicare con successo la massima latina “divide et impera”: attraverso alcuni fedelissimi infiltrati tra le fila degli scissionisti Marco Di Lauro avrebbe portato i nemici più volte a scontrarsi tra loro in faide interne per il controllo delle principali piazze di spaccio nella zona.

Così facendo da un lato Di Lauro junior avrebbe indebolito gli avversari e dall’altro attirato sugli stessi l’attenzione delle forze dell’ordine che presidiando ininterrottamente i principali luoghi di spaccio avrebbero ridimenzionato enormemente le “entrate finanziarie” degli Scissionisti. Pochi soldi in giro fanno saltare gli equilibri e le alleanze nel sistema: questo dato non sarebbe sfuggito a Marco Di Lauro fedele “imitatore” del modus operandi del genitore Paolo.

Sulla testa di Marco Di Lauro pende una condanna all’ergastolo emessa il 2maggio del 2012 dalla III Corte di Assise di Appello del Tribunale di Napoli per l’omicidio del giovane innocente Attilio Romanò, trucidato per errore nel gennaio del 2005 durante la cosiddetta faida di Scampia. Oggi Marco Di Lauro sarebbe a capo di un impero economico basato sul traffico internazionale di stupefacenti: trasformato nei lineamenti da un intervento di plastica facciale Di Lauro conterebbe sull’appoggio di noti professionisti (commercialisti e avvocati) che gli avrebbero consentito nel tempo di effettuare complesse operazioni finanziarie estero su estero creando società in Italia, Europa e Sud America.

Di Lauro avrebbe ripulito il denaro sporco in alberghi di lusso, catene di ristoranti, pub e night, centri di scommesse sportive, bar e centri benessere. Palesemente sottovalutato dagli Scissionisti Marco Di Lauro è considerato ancora oggi da molti giovani di Secondigliano il boss new generation, lo scaltro capo in grado di tenere sotto scacco persino gli Scissionisti , gruppo criminale dotato di potere economico e offensivo oltremodo rilevante.

Addirittura si parlerebbe di un prossimo ritorno nei luoghi natii del rampollo dei Di Lauro pronto a riprendersi quello che già era del padre e con gli interessi. In molti a Secondigliano, vicini al sistema, già mormorerebbero: “Gli Scissionisti sfidano, Marco Di Lauro risponde”.

Alfonso Maria Liguori

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano