I manifesti che mostrano un uomo con lo sguardo minaccioso e una mazza da baseball accompagnato dalla scritta “Adesso basta. Abbandonare i rifiuti lungo le strade è un gesto di inciviltà” per il sindaco sono “un modo impattante e provocatorio per catturare l’attenzione e invitare a riflettere”. Ad applaudirlo è stato l’ex sindaco leghista di Gallarate, Stefano Candiani, per il quale i sindaci sono l’ultimo avamposto dello Stato.
Starita durante la trasmissione ha spiegato che è necessario “accompagnare ad un percorso di rispetto delle regole di convivenza rieducando i cittadini”. Una rieducazione in contrasto con quanto esprimono i manifesti anti rifiuti e contro lo stesso epiteto di “sindaco sceriffo”. Massimo esponente della categoria,
Nei giorni scorsi la campagna anti-rifiuti è stata osteggiata sui social network, accusata di far passare un messaggio diseducativo e incitante alla violenza contro chi sversa i rifiuti illecitamente. Contro la scelta del Comune si sono levate anche le voci di Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, e Marinella Cimmino, commissario torrese.
“Neanche contro i camorristi che sono i peggiori criminali sul territorio è mai stata portata avanti una simile comunicazione che sembra voler spiegare ai cittadini che se lasciano i rifiuti per strada saranno bastonati o picchiati. – hanno continuato – Questo manifesto invece non ci convince, non crediamo che avrà effetto e soprattutto è l’ennesima istigazione gratuita e inutile alla violenza senza alcuna possibilità di avere effetti concreti per arginare il problema”.
Forse per Starita, non la prevenzione e i controlli, ma mostrare i muscoli può aiutare a rieducare la cittadinanza. Come si dice a Napoli, “mazza e panella fanno ‘e figlie belle”?
Roberta Miele