Sui muri è stato scritto a caratteri cubitali: “De Gregorio attento, fischia ancora il vento” e “De Gregorio e De Luca maiali”. L’accaduto ha allertato immediatamente le forze dell’ordine che hanno dato il via alle indagini per risalire agli autori del gesto intimidatorio. Lo stesso presidente De Gregorio ha postato la foto di una delle scritte su Facebook replicando con decisione: “A cosa dovrei stare attento? Di cosa dovrei aver paura? Io sono sereno. Lavoro sodo e dialogo con tutti. Non accetto intimidazioni e non faccio nessun passo indietro”.
Qualche giorno fa, prima delle minacce a Umberto De Gregorio, lo stesso presidente Eav aveva incontrato alcuni writers che avevano imbrattato nel deposito della Circumflegrea di Quarto carrozze di treni. Un incontro distensivo per creare un dialogo con i giovani e procedere ad interventi riparatori: l’azienda aveva annunciato di ritirare le denunce presentate. Un segnale di distensione nei confronti dei giovani responsabili che potrebbe non aver sortito però gli effetti desiderati.
Si teme che interessi malavitosi possano nascondersi dietro manifestazioni di protesta da parte di balordi che
Insomma, le minacce a Umberto De Gregorio sono una bravata da sbarbatelli o un’intimidazione in piena regola? Su questo particolare gli inquirenti faranno a breve piena luce: i responsabili sono avvisati, con le uniformi dello Stato e con la legalità non si scherza. Qualcuno potrebbe presto accorgersene e magari, se il gesto dovesse rivelarsi più di un’esternazione di cattivo gusto, conoscere le patrie galere.
“Rassegnatevi amici incappucciati, noi andiamo avanti. – ha detto poco fa il presidente De Gregorio – Vi invito invece a venire a discutere a volto scoperto. E’ stata una occasione per fare un po’ di pulizia. Le scritte sono state tutte eliminate. Se le fanno di nuovo le eliminiamo di nuovo”.
Alfonso Maria Liguori