Entrambi i gruppi politici raggiunsero il numero di 1825 preferenze anche se, singolarmente, D’Apice raggiunse 761 voti e Marino, invece, 360. Considerato che bisognava colmare l’ultimo buco in consiglio comunale, all’epoca si decise di procedere con un sorteggio che venne vinto da Antonio Marino il quale, da un anno a questa parte, ha preso parte alle discussioni politiche della città stabiese (anche se ha abbandonato il gruppo di opposizione “Prima Stabia” avviando dei rapporti con i gruppi di maggioranza).
Questo riconteggio, comunque, andrebbe seriamente a modificare i rapporti all’interno dell’opposizione di Castellammare di Stabia. D’Apice, infatti, è uno dei fedelissimi di Gaetano Cimmino e senza dubbio, se dovesse vincere il ricorso, andrebbe a rafforzare il gruppo di “Prima Stabia” dando battaglia alla maggioranza del sindaco Pannullo. Dopo tutto, D’Apice è anche fondatore del Comitato Quartieri Uniti che nel corso dei mesi ha denunciato il degrado e l’abbandono della zona nord di Castellammare. Opposizione, quindi, più forte di quanto non lo sia attualmente considerati gli ottimi rapporti che Marino ha creato con alcuni esponenti di maggioranza tanto che da qualche mese si parla di un suo possibile passaggio nella coalizione che sostiene il sindaco Pannullo.
Gennaro Esposito