Giornate roventi nel Partito Democratico di Pimonte che, in vista delle elezioni amministrative dell’11 giugno 2017, dopo la rottura con Carmine Palomba è alla ricerca di un nuovo candidato sindaco: in pole sembrerebbe adesso esserci Bianca Di Palma.
Tutto ciò, anche se non è ancora del tutto escluso un accordo in extremis con l’area centrista, rappresentata dall’ex sindaco Luigi Amodio e dall’ex vicesindaco Giuseppe Gargiulo. In quel caso, però, si dovrebbe trovare una figura neutra, in grado di garantire le due componenti.
Secondo voci di corridoio il tutto sarebbe dovuto alla guerra interna delle correnti, che già in altri Comuni del comprensorio ha provocato problemi al partito. Fatto sta che oggi, a poche settimane dalla presentazione delle liste, il Pd è senza un leader.
Al momento sono due le strade praticabili: candidare a sindaco la dirigente locale Bianca Di Palma o provare a stringere un accordo con l’area centrista, rappresentata dall’ex sindaco Luigi Amodio e dall’ex vicesindaco Giuseppe Gargiulo.
Dall’alleanza potrebbe sfilarsi il gruppo di Eguaglianza e Libertà, che fa capo al consigliere Bartolomeo Chierchia, determinato a scendere in campo con una terza coalizione. Sull’altro versante, invece, è già in campagna elettorale il sindaco Michele Palummo, ricandidato a capo della civica Pimonte Libera, vicina al centrodestra.
Da ricordare che nei giorni scorsi il Movimento 5 Stelle ha ufficializzato che non parteciperà alle elezioni comunali 2017 di Pimonte. A confermarlo in una nota diffusa nelle scorse ore l’attivista Alberto Gargiulo, che ha sottolineato che nessun candidato e nessuna lista godrà dell’appoggio del M5s e che qualsiasi abuso o strumentalizzazione sarà segnalato ai vertici del Movimento eletti nelle istituzioni.
Il motivo della mancata partecipazione risiede nel fatto che “la presentazione di una lista a qualsiasi livello, specialmente comunale, è la tappa finale di un percorso di attivismo serio e costante”: un precetto che non si è ancora realizzato “nonostante i vari incontri realizzati in paese e le proposte presentate”.