Napoli, ferito al braccio da un colpo di pistola: la vittima è un ragazzo di 16 anni

pistola ferito al braccioFerito al braccio da un colpo di pistola: la vittima è un ragazzo di 16 anni. Alla polizia di stato ha raccontato di essere stato ferito al braccio con un colpo d’arma da fuoco da una persona che non conosceva mentre si trovava davanti ad un circolo del quartiere Forcella di Napoli ma la sua versione non convince del tutto ed ora le indagini sono in corso per stabilire se la vittima, un ragazzo di 16 anni, abbia detto la verità.

Secondo il suo racconto tutto sarebbe avvenuto la scorsa notte, mentre era insieme ad altri amici. É lì, ha detto il 16enne, che avrebbe visto arrivare un scooter e la persona a bordo avrebbe estratto la pistola e avrebbe iniziato a sparare. Dai rilievi della polizia il fatto si sarebbe verificato in piazzetta Sant’Arcangelo a Baiano, dove sono stati trovati bossoli e tracce ematiche.

Il 16enne, una volta arrivato all’ospedale Loreto Mare, nonostante una frattura al metacarpo ed una prognosi di 21 giorni ha rifiutato il ricovero. Il minorenne conta già a suo carico una notizia di reato; è stato affidato alla mamma che risulta pregiudicata. Un episodio che potrebbe segnare l’inizio di nuovi scontri nel centro storico di Napoli per il controllo degli affari illeciti sul territorio, con particolare riferimento allo spaccio di stupefacenti.

La zona sarebbe oggi sotto il controllo, criminalmente parlando, dai parenti dei Giuliano, ex ras assoluti di Forcella, e dei Mazzarella che approfittando delle scissioni interne in quello che resta dell’esercito di ‘o re (ovvero Luigi Giuliano, da anni collaboratore di giustizia) e delle offensive di baby gang formate da giovani poco più che adolescenti avrebbero messo radici a ridosso del popolatissimo rione. “Radio mala” parlerebbe di alleanze sottobanco dei Mazzarella con giovanissimi ras del centro storico per far fuori una volta per tutte i pochi superstiti dei Giuliano.

Un progetto ambizioso che potrebbe presto aprire il clan di San Giovanni a Teduccio ad accordi con potenti sodalizi criminali della periferia, con particolare riferimento agli Scissionisti di Secondigliano. Area di guerra dunque nel cuore di una Napoli che non riesce ad uscire dall’emergenza sicurezza nonostante la città sia ormai ininterrottamente presidiata, soprattutto nelle zone maggiormente a rischio, dalle forze dell’ordine.

Evidentemente la mancanza di adeguata prevenzione, l’inoccupazione e la dispersione sociale tra i giovani in età d’obbligo scolastico favoriscono enormemente il sistema che cinico riesce sempre e comunque a colpire umiliando l’immagine della capitale del mediterraneo.

Alfonso Maria Liguori

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