Il clan Puccinelli con roccaforte nel rione Traiano a Napoli negli ultimi due anni avrebbe prodotto con lo spaccio di stupefacenti un volume d’affari superiore a Scampia e Secondigliano. Grazie ai prezzi della sostanze stupefacente oltremodo competitivi il clan Puccinelli è riuscito nel tempo ad attirare compratori da ogni zona della città e della provincia, monopolizzando il mercato della droga sul territorio sia all’ingrosso che al minuto.
Base operativa di uno dei sodalizi criminali più temuti della camorra il rione Traiano: sito nei pressi di Fuorigrotta il quartiere ricorda molto le palazzine grigie di Scampia e Secondigliano trasformate in veri e propri fortini che ospitano piazze di spaccio h24 protette da vedette armate nelle immediate vicinanze e da vedette “informatrici” composte da ragazzini adolescenti che a bordo di scooter, a distanza ragionevole dai bunker, allertano gli spacciatori in caso di pericolo (retate delle forze dell’ordine o macchine sospette che potrebbero nascondere killer di clan rivali).
Un’organizzazione perfetta, con tanto di ruoli specifici e competenze territoriali che si avvarrebbe di apparecchiature elettroniche per intercettare le trasmissioni radio delle forze di polizia ultra moderne e di sistemi di videosorveglianza di ultima generazione ad altissima definizione. Secondo alcune indiscrezioni a protezione del rione Traiano sarebbero impiegati anche alcuni droni manovrati da mani esperte per monitorare l’area dall’alto e individuare in tempo utile persone o veicoli sospetti.
Perché sia chiaro che in certe realtà se non sei conosciuto vieni sistematicamente avvicinato da individui che con fare deciso ti chiedono “chi cerchi e perché ti trovi nel rione”. Il rione Traiano rappresenta oggi una cellula particolarmente attiva della malavita partenopea: il clan Puccinelli è riuscito progressivamente ad eliminare o ridimensionare gruppi autonomi di pusher che tentavano di mettersi in proprio, baby gang formate da pregiudicati in cerca di notorietà all’interno del sistema e soprattutto a respingere attacchi lanciati da altri gruppi camorristici operanti tra Fuorigrotta e il centro di Napoli.
Il calo di vendite nello spaccio di droga e quindi di fatturato registrato a Scampia e Secondigliano sarebbe attribuibile a spaccature interne agli Amato-Pagano, ovvero ai cosiddetti Scissionisti sempre più alle prese con boss emergenti e spietati. Un quadro nuovo per gli inquirenti che seguirebbero con grande attenzione le vicende del rione Traiano: un quartiere che secondo “radio mala” potrebbe presto divenire il centro assoluto del sistema napoletano. Della serie: potremmo presto udire al posto del noto slogan “Secondigliano regna” tanto di moda nella malavita il nuovo grido di battaglia “Il Rione regna”.
Alfonso Maria Liguori