Sono stati aggiudicati senza grossi colpi di scena tutti i parcheggi messi in vendita dalla Sint, la società che gestisce il patrimonio immobiliare di Terme di Stabia e da qualche anno immersa in un mare di debiti (sono più di 4 milioni di euro). I tre lotti riguardavano tre aree in particolare: il parcheggio antistante l’Hotel dei Congressi, il parcheggio della struttura del Solaro e un altro proprio nei pressi di quest’ultimo.
Questa mattina, con tre diverse sedute (alle ore 12, ore 13 e ore 14) sono stati aggiudicati tutti i parcheggi. La società “Prominvest” ha acquistato il parcheggio nei pressi della struttura del Solaro per un costo totale di 115mila euro; la società “Abba” che possiede anche l’Hotel dei Congressi ha acquistato proprio l’area di fronte alla struttura per 268mila euro; e infine i proprietari di “Villa Serena” e “Hotel Paradiso” hanno acquistato il parcheggio della struttura del Solaro per un costo di oltre 300mila euro.
Nelle casse della Sint, grazie a questo piano di dismissioni dei beni non strategici per il mondo termale, sono entrati più di 700mila euro che potranno, così, far respirare almeno per qualche mese la cassa della dissestata partecipata comunale. Il prossimo step prevede la vendita del pallone geodetico, dei campi da tennis, della cabina elettrica. In un ultimo momento saranno venduti il parcheggio di Viale delle Puglie e dell’area camper. Il piano di vendita continua, quindi, nonostante le proteste degli ex lavoratori termali che sono ancora in attesa di conoscere il proprio futuro dando vita anche ad una “operazione verità”, come nello scorso weekend.
Intanto, negli ultimi giorni, sono arrivati gli attacchi da Forza Italia specialmente nei confronti dell’amministratore unico di Sint, Biagio Vanacore. Portavoce del gruppo politico stabiese è stato Carlo Carrillo che ha così spiegato: “Nei bandi per la vendita dei parcheggi sono stati abbassati i valori di alcuni beni di circa 1/8 tanto che, per esempio, il parcheggio del “cannetiello” è stato venduto a 263mila euro invece che 303mila. Una decisione bizzarra portata avanti quella di diminuire il valore in base ad una perizia tecnica presentata 7 anni fa”. Carrillo, però, non si ferma e attacca: “Se la Sint è in condizioni pessime come racconta Vanacore, perchè non ha provveduto a modificare il dato? Scopriamo inoltre che per tutto il 2016 sono stati spesi circa 30mila euro di consulenze legali: perchè? La società non aveva un conto in rosso? Si poteva benissimo interpellare l’avvocatura comunale”.
Gennaro Esposito