Il ritardo è stato causato dalle avverse condizioni meteo che hanno reso la stessa manovra di approdo difficile. A bordo della nave della guardia costiera Gregoretti viaggiano quattrocento migranti, tutti recuperati nelle ultime ore tra il Canale di Sicilia e le acque internazionali nell’ambito delle operazioni legate all’emergenza immigrazione; l’attracco è previsto al molo Manfredi.
La nave è in viaggio verso salerno da ieri. A bordo viaggiano anche i cadaveri di due donne, recuperate dalle acque che erano già decedute. L’attracco è stato confermato al porto di Salerno dal Ministero degli Interni che ha comunicato ieri, attraverso la prefettura locale, l’arrivo di un’altra ondata di migranti.
I quattrocento profughi scappano da guerre e povertà. Di questi, 354 sono uomini, le donne invece sarebbero una quarantina. Diversamente da altri sbarchi, questa volta non ci sarebbero minori non accompagnati.
Le notizie che giungono relativamente allo stato di salute delle persone presenti a bordo non parlano di emergenze sanitarie evidenti, anche se non sono esclusi lievi casi di scabbia ed alcuni traumi ad arti inferiori e superiori dovuti, essenzialmente, alle condizioni di viaggio precedenti al recupero in mare.
L’eventuale assenza di minori non accompagnati potrebbe snellire sensibilmente le operazioni di soccorso e soprattutto quelle di ripartizione tra le varie regioni italiane che avessero disponibilità di accoglienza.
Non ci sono, almeno per il momento, segnalazioni legate all’eventuale presenza di scafisti. Il piano di riparto delle 400 persone sarà ufficializzato in mattinata ma potrà essere suscettibile di modifiche in corso d’opera.
Le nazionalità degli oltre 400 profughi sono tra le più disparate, ma tutte ricomprese nell’Africa subsahariana. Dopo i controlli e la foto-segnalazione, i migranti saranno distribuiti in questo modo: un centinaio rimarrà in strutture di accoglienza della Campania e gli altri andranno in Lombardia, Lazio, Veneto ed Emilia Romagna.