Elezioni 2017 a Lettere: il giovane avvocato Antonio Lembo sfiderà il sindaco uscente Sebastiano Giordano. Lembo sarà il candidato a capo di una lista civica a cui, nei prossimi giorni, sarà dato anche un nome. Non filtrano ancora i nomi dei candidati al consiglio comunale, anche se si tratterà esclusivamente di giovani alla prima esperienza politica.
“Stiamo lavorando per cercare figure politiche giovani e trasparenti – fanno sapere i vertici della compagine civica – in grado di fornire garanzie ai cittadini. Nei prossimi giorni anche il quadro delle candidature sarà più chiaro”. Con Antonio Lembo potrebbe schierarsi l’area vicina a Forza Italia, rappresentata a livello provinciale proprio dall’ex sindaco di Lettere, Antonio Pentangelo.
Subito dopo Pasqua, invece, il sindaco uscente Sebastiano Giordano ha tenuto una riunione di gruppo, con l’obiettivo di individuare i 12 nomi che faranno parte della compagine pronta a presentarsi alle amministrative di giugno, ovvero Insieme per Lettere. Al fianco di Giordano si ripresenterà il vicesindaco uscente Gerardo Vuolo, insieme agli assessori Anna Amendola, Filippo Manzo e Gennaro De Santis.
E’ pronto a scendere in campo anche Vincenzo Sorrentino, presidente del consiglio comunale. Tra gli altri
nomi, invece, salgono le quotazioni di Giuseppe Giordano e Nunzio Cesarano. “Puntiamo sulla continuità amministrativa – fanno sapere i portavoce di Insieme per Lettere – dopo l’ottimo lavoro svolto negli ultimi cinque anni, che ci ha consentito di valorizzare il nostro paese dal punto di vista turistico. Il tutto, grazie al restyling del Castello medievale cittadino e al potenziamento del settore enogastronomico”.
Tra i temi predominanti della campagna elettorale, oltre allo sviluppo turistico, ci sarà l’abusivismo edilizio. In passato, infatti, a Lettere ci sono stati diversi abbattimenti di edifici fuorilegge (anche prime case) su disposizione della magistratura.
A tenere banco, è anche la vicenda legata alle mazzette su una pratica edilizia, che portò all’arresto di un funzionario del settore edilizio dell’ente situato al corso Vittorio Emanuele. Secondo le indagini dei carabinieri, supportate anche da acquisizione di atti, il dipendente comunale, sospeso dal servizio dall’arresto scattato a fine giugno del 2016, avrebbe costretto una cittadina a farsi consegnare duemila euro per evitare il sequestro di uno stabile.