Stavano passeggiando tranquillamente per via Regina Margherita, a Castellammare, quando, improvvisamente, un gruppetto di sei ragazzi stranieri (arrivati in città con un progetto europeo promosso dal Forum dei Giovani) è stato avvicinato da un paio di scooter che hanno derubato una ragazza rumena della sua borsa con tutti gli effetti personali. Un amico della giovane, per tentare di recuperare il tutto, ha dato vita ad un inseguimento che però non è stato concluso a causa di una caduta del ragazzo sul marciapiede.
La sfortuna, comunque, ha voluto che il giovane rumeno sia caduto proprio su un pezzo di vetro abbandonato per terra costringendolo alle cure ospedaliere culminate poi con cinque punti di sutura alla schiena. Una notte di terrore che visto coinvolti giovanissimi visitatori arrivati in città per divertirsi e per passare qualche giorno di relax. Tanta paura, comunque, anche per la giovane derubata anche se ha riportato ferite lievi.
Episodio che testimonia la poca sicurezza nella quale è immersa la città di Castellammare, almeno in alcune zone. La strada del raid, comunque, è una di quelle più trafficate a livello cittadino ma, nonostante ciò, i malviventi hanno deciso di portare comunque a termine il proprio piano criminale terrorizzando il gruppetto di sei stranieri che stavano per ritornare all’interno del proprio hotel. Arrabbiato, e deluso allo stesso tempo, anche il presidente del Forum dei Giovani Michele Cascone che ha lavorato tanto per permettere l’arrivo in città di questi ragazzi e dare vita ad uno scambio culturale.
Allertato della rapina subita dai giovani, Cascone si è recato in ospedale per portare tutta la propria vicinanza a dei ragazzi che hanno potuto ammirare la vera bellezza della città di Castellammare. Infine, ha così commentato: “Il fatto che questi ragazzi abbiano visitato il posto più bello del mondo, con un lungomare mozzafiato, 28 sorgenti termali e ville romane, passa in secondo piano. Resta la paura, il degrado, le ferite fisiche e interiori. L’ennesima prova di maturità fallita”.