Quella notte, nel corso dell’attività di sopralluogo e appostamento su siti per lo stoccaggio di prodotti di contrabbando, i finanzieri della compagnia della guardia di finanza di Casalnuovo di Napoli avevano individuato una sospetta area di parcheggio di circa 5mila mq nella nuova area Pip della città alla destra del fiume Sarno.
All’interno dell’area predisposta alla sosta, le fiamme gialle avevano ritrovato ben due autocarri utilizzati come luogo di stoccaggio di sigarette di contrabbando.
Il flusso in entrata ed uscita fu monitorato dai finanzieri consentendo loro di sottoporre a controllo un automezzo in uscita. L’atteggiamento sospetto del conducente, il condannato Ignazio Boccia, spinse le fiamme gialle a verificare la legalità del trasporto.
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Fortuna per l’uomo che al momento non trasportava tle. In seguito, gli uomini del comando provinciale verificarono, insieme al conducente, l’intera area di sosta e tutti i veicoli presenti. Da tale controllo furono rinvenute circa 8 tonnellate di sigarette dal valore stimato di circa 1,5 milioni di euro.
Gli inquirenti hanno subito ipotizzato che Ignazio Boccia non abbia agito da solo, ma il condannato è stato l’unico ad essere individuato ed è anche l’unico responsabile di tutta l’area.
Il contrabbandiere delle bionde, pertanto, è stato tratto in fragranza di reato e condannato, nella sentenza del 19 aprile, a 2 anni di reclusione e ad una multa pari a 25 milioni di euro.
La giudice, nell’atto, ha ordinato anche la confisca e la distruzione dell’enorme quantità di sigarette sequestrate nella zona industriale.
Raffaele Massa