A Pompei le bombe dei narcotrafficanti in barca a vela. La scoperta è stata fatta dagli agenti della squadra mobile di Napoli, che all’alba del 19 aprile hanno fatto scattare l’ultima fase di un’inchiesta su un traffico internazionale di cocaina dal Sudamerica verso la Campania effettuato via mare occultando la droga nel doppiofondo di un’imbarcazione.
In manette sono finiti i fratelli Raffaele e Giuseppe Maurelli, di 46 e 44 anni, incensurati imprenditori originari di Castellammare di Stabia ma residenti a Scafati, e di Paolo Del Sole, di 39 anni, originario di Torre del Greco e titolare di una rivendita di auto a Scafati.
Le indagini avrebbero appurato contatti con esponenti della criminalità organizzata operante nell’area stabiese e torrese. Oltre a cosche di Castellammare come i clan di camorra dei Cesarano e degli Omobono-Scarpa, risulterebbero coinvolti negli affari anche i clan Gionta, Gallo-Cavaliere e Matrone.
Gli inquirenti, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Napoli, sono arrivati agli insospettabili narcotrafficanti dopo che nel 2014 furono arrestati in Spagna, colti in flagrante mentre erano ancora a bordo della barca a vela, Bartolo Di Massa, di 46 anni, originario di Castellammare di Stabia ma residente da anni a San Giustino, in provincia di Perugia, e due skipper stranieri. A bordo della barca a vela Scugnizza vennero rinvenuti 680 kg di cocaina purissima. (Il testo continua dopo il video)
Sotto sequestro il 19 aprile anche beni mobili ed immobili per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro ubicati a Scafati, Torre Annunzata, Pompei, Castellammare di Stabia, San Giuseppe Vesuviano, Pollica e Montecorice. Proprio nel corso dei sequestri e delle perquisizioni effettuate nelle scorse ore i poliziotti sono giunti a Pompei, in via Ripuaria.
Qui, in un locale che risulterebbe di proprietà di un familiare dei fratelli Maurelli, gli agenti della squadra mobile partenopea hanno rinvenuto ben sette bombe a mano. La scoperta ha reso necessario l’intervento degli Artificieri e dei vigili del fuoco. L’operazione è andata avanti per molte ore, sino al tardo pomeriggio: l’area è stata così messa in sicurezza e le bombe a mano sono state sequestrate.