Violano il divieto di dimora a Napoli: arrestata coppia di parcheggiatori abusivi a Posillipo

parcheggiatori abusivi di posillipo divieto di dimoraHanno violato il divieto di dimora e sono così stati arrestati. I carabinieri della stazione di Posillipo di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Napoli su richiesta della locale Procura, nei confronti di 2 dei 7 parcheggiatori abusivi colpiti il 7 aprile dal divieto di dimora nel Comune di Napoli.

I militari, che hanno continuato a monitorare il fenomeno e i movimenti dei destinatari dei provvedimenti, hanno riscontrato che i due arrestati, marito e moglie, in più occasioni erano tornati nella loro abitazione di Posillipo. Gli arrestati sono stati tradotti nelle carceri di Poggioreale e Pozzuoli. Il figlio, che ha reagito violentemente all’intervento dei militari, è stato arrestato per violenza e resistenza a un pubblico ufficiale.

Un’operazione che conferma il “pugno duro” adottato dalla magistratura e dalle forze dell’ordine contro l’odioso fenomeno dei parcheggiatori abusivi: in passato ci eravamo occupati spesso del fenomeno documentando dettagliatamente il modus operandi di chi in alcuni casi mette in essere vere e proprie estorsioni ai danni dei proprietari dei veicoli.

Quella degli abusivi è una realtà estremamente ramificata nell’humus sociale napoletano: parliamo di irregolari nei pressi dell’Ateneo Federico II (da sempre), dei principali nosocomi partenopei e nelle immediate adiacenze di noti locali notturni. Tra questi l’Arenile di Bagnoli dove i parcheggiatori abusivi per “guardare” le auto in sosta nella vicina Piazzetta Bagnoli chiedono 5 euro macchina. (Il testo continua dopo il video)

Un particolare più volte portato all’attenzione delle autorità competenti e che inspiegabilmente sembra non cessare mai. Dietro il business degli abusivi la camorra: si dividono le zone, si assegnano i parcheggi ai vari uomini di fiducia pronti a intervenire violentemente (a Coroglio ci scappò il morto) in caso di sconfinamenti di personaggi non graditi al clan egemone nella zona.

Quindi sia chiaro che non si tratta di punire poveri disoccupati alla ricerca di pochi euro per sbarcare il lunario ma un vero e proprio mercato di camorra. L’ingenuo inoccupato che osasse svolgere l’attività di abusivo senza adeguata protezione del sistema sarebbe immediatamente allontanato (nel migliore dei casi) in malo modo. 

Alfonso Maria Liguori

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