Dopo aver dato parola all’assessore Giuseppe Maccarone e all’assessore Urlico Gravetti, è giunto il momento di passare la linea ad un esponente della minoranza consiliare di Striano.
Veterano della politica, già assessore, vicesindaco e più volte consigliere comunale, Vincenzo Coppola occupa i banchi dell’opposizione in questa consiliatura in qualità di candidato sindaco della lista civica “Striano noi ci siamo”.
Iniziamo questa intervista a bordo della sua panda blu, girovagando per le strade strianesi e interrogandoci su particolari luoghi della città alla destra del fiume Sarno.
Salve consigliere, iniziamo?
Aspetta, voglio premettere una cosa. Io parlerò da cittadino e non da consigliere comunale. Le cose che dirò sono considerazioni e critiche che condivide la maggior parte dei cittadini strianesi.
Bene! Come vede Striano tra qualche anno? Cosa resterà immutato e cosa cambierà?
Nulla! Si tornerà indietro. Assolutamente al paese non è stata data alcuna indicazione di sviluppo. Striano non ha puntato al turismo, non ha puntato all’industria; infatti di quelle poche che erano presenti ne è rimasta qualcuna; non ha puntato nemmeno su quello che di più caro aveva, la terra. Ci sta soltanto una corsa all’edilizia, un’edilizia abusiva. Per l’amministrazione esiste solo questo.
Ecco, vogliamo chiarire il passo circa la “cementificazione selvaggia e speculativa” di cui ha parlato in uno dei manifesti affissi e sottoscritti da lei in questi ultimi mesi?
Io e il consigliere D’Andrea abbiamo invocato una volta per tutte di finirla con queste licenze agricole che di agricolo non hanno un bel niente. Vengono piantate un paio di piante di arancio e mandarino all’inizio dei lavori e queste poi si trasformano alla fine in grandi palme adatte a ville e a residenze abitative. Le case agricole diventano abitazioni con tanto di piscina all’ombra della palma. Queste piante sembrano le navi che Mussolini spostava da Livorno a Venezia, da Castellammare all’Adriatico. Siamo stanchi.
Cosa dice dei traguardi che il sindaco Aristide Rendina afferma di aver raggiunto? De Luca ha annunciato che si farà la Vesuvio Est.
Ci sono solo grandi proclami, grandi propagande, nulla di concreto. La Vesuvio Est di qua, la Vesuvio Est di la! Di concreto adesso non ci sta nulla. Magari arrivasse la Vesuvio Est, magari arrivassero finanziamenti. Soldi per quest’opera non ce ne sono. Cosa ha fatto di suo il sindaco Rendina? Un bel niente! La 219? Ci siamo incontrati e cosa è stato fatto? Nulla, abbiamo fatto solo propaganda.
Sono state portate a compimento alcune opere della passata amministrazione e altre saranno completate a breve.
Di loro non ci sta un bel niente. Sono tutti fondi reperiti dalla consiliatura precedente. Una cosa gravissima è quel nome sul tabellone della zona industriale “Amministrazione A. Rendina”. Che se l’è intestata? Lui è l’unico che ha lavorato pochissimo per realizzare quell’area. Li vi è il sangue di tanti consiglieri comunali, di tanti assessori. Vi è un lavoro di più giunte, di più sindaci, ma di suo ci sta pochissimo. La scritta “Comune di Striano” era sufficiente per identificare l’ente e le persone che avevano tanto voluto e tanto avevano lottato per quella zona. Il sindaco Rendina, nel fare, è peggio di Del Giudice: non ha fatto assolutamente niente. Parole, parole, parole (canticchiando) dice Mina. Anzi no, scusami, qualcosa è stato fatto. Vi è stato un assalto alla parentopoli. Una sola azienda ha aperto i battenti nella nostra zona industriale e in quella azienda tutta la maggioranza è riuscita a dare lavoro a qualche suo familiare.
Quello che ultimamente si può notare è l’apatia che attraversa la città, non gioisce ne subisce i fatti che riguardano la collettività. I consigli comunali sono sempre più vuoti, o mi sbaglio?
Il compito della politica è anche quello di stimolare i cittadini al bene comune e all’amore verso le cose e le persone che ci circondano. Tutto dovrebbe partire dalla partecipazione attiva alla vita politica del paese. A Striano la gente sa bene che “sono solo parole” e quindi rivolge poca attenzione all’aspetto collettivo e comunitario della vita del comune. Lo scorso anno sono stati convocati poco più di 6 consigli comunali, alcuni di questi pure formalità. È il consiglio comunale il luogo preposto al dibattito sulla vita e sui problemi del paese. Anni addietro, quando si parlava di bilancio, la sala consiliare era gremita di persone. Questi hanno avuto la capacità di allontanare chiunque! Consigli comunali deserti e comune chiuso ai cittadini, sembra una setta. Il palazzo comunale non andava dotato di portineria. I nostri uffici non sono quelli di una grande metropoli o di una città come Sarno o Scafati o altri comuni più grandi. La cosa più grave del nuovo servizio di portineria è che è stato chiuso l’accesso alle persone disabili al comune. Si, la porta di ingresso al palazzo dove si trovano gli uffici dei vigili, è quella che consente l’accesso al comune alle persone disabili e proprio quella è stata chiusa. L’unico accesso consentito è quello dove si trova la portineria che presenta numerose barriere architettoniche. Iniziative prese senza alcun criterio, cos’ e’ pazz!
Cosa ne pensa del rimpasto di giunta dello scorso dicembre?
Non ne parliamo proprio. L’ho scritto sul manifesto e l’ho detto anche in consiglio comunale. Il sindaco è schiavo della sua stessa maggioranza. In altri tempi i politici avevano una certa moralità, ora non vi è più un limite di decenza. Sarebbe opportuno, l’ho scritto sul manifesto e l’ho detto in consiglio, che Gravetti non facesse l’assessore ai Lavori Pubblici perché è in conflitto di interessi. Gravetti è un titolare di impresa. I primi tempi in cui iniziai a fare politica, quando c’era il professore Rendina, mai un tecnico ha ricoperto la carica di assessore ai lavori pubblici. C’è una deformazione.
Proprio oggi l’assessore Giuseppe Maccarone è stato nominato commissario cittadino di Forza Italia. Cosa ne pensa?
A lui i miei migliori auguri di buon lavoro. Ecco vedi! Tu, sindaco, ti reputi di sinistra e poi amministri con la destra. Io sono del Partito Democratico, figurati che in una riunione di sezione diedi l’assist a Rendina. Metti fuori gli esponenti di centro destra e formiamo un solo gruppo di sinistra. Era mia intenzione uniformare la maggioranza a sinistra.
Qual è il problema cittadino che più le sta a cuore e che avrebbe cercato di risolvere subito se fosse stato eletto sindaco di Striano?
Gli allagamenti, il problema degli allagamenti. Se aspettiamo De Luca non riusciamo a risolvere nulla. Si spera che con il grande progetto del fiume Sarno si possa risolvere qualcosa. Gli allagamenti è un problema sovra comunale. Un bel passo poteva essere fatto con il consiglio comunale congiunto che il sindaco ha voluto fortemente. Ma è finito li! Solita propaganda. Lui è uscito sui giornali ed è finita la storia. Invece da lì si doveva partire per sviluppare un progetto autonomo e completo tra i comuni e di sottoporlo dopo alla regione. Invece ci siamo limitati ad un semplice documento di denuncia. Questi dormono! Bisognava sfruttare i finanziamenti europei. Un altro problema che avrei risolto è quello del centro intermodale. Nessuno ci fa caso ma noi abbiamo un’altra grande struttura nuova ed inutilizzata. Sarebbe opportuno creare un cooperativa di giovani o portare qualche altro istituto professionale in quell’area. Aspettiamo che diventi come la 219? Non dormite cari consiglieri.
Tanti comuni hanno utilizzato numerosi finanziamenti europei. A Striano cosa è stato fatto con i fondi europei?
Nulla. Non ci sono progetti, eppure abbiamo tanto da progettare. I progetti devono essere pronti per richiedere i finanziamenti. Quando vogliamo progettare? Quando si aprono i bandi? Poggiomarino aveva progettato un nuovo marciapiede per vari milioni di euro. Appena è uscito il bando, il comune ha subito candidato il suo progetto e ha ottenuto i finanziamenti. Qui, a Striano, si dorme, a partire anche da alcuni dipendenti comunali. Negli uffici dei comuni limitrofi si trovano soltanto persone residenti in quella zona e che nutrono un particolare interesse per la comunità. A Striano, molti dipendenti non sono cittadini strianesi. Il paese è del paesano, Striano è dello strianese.
Lei che in politica ha quasi sempre lavorato per il sociale, riguardo questo settore e quello culturale come pensa stia operando la giunta?
Malissimo. Assessori che sono lì soltanto per le preferenze che hanno ottenuto e che non hanno le capacità per fare questa cosa. C’è tanto da fare, sempre. Ci sono tanti bambini per strada, ci sono tanti bambini emarginati che vanno integrati. Il comune non ci sta, pensa solo all’edilizia. Io in passato avevo fatto del centro sociale un punto di riferimento. Feci bonificare il piano interrato dando spazio alle associazioni, feci aprire numerosi servizi d’ambito tra cui il centro ascolti, centro socio educativo, centro abuso. Quando questi servizi non venivano garantiti, la prima cosa che facevo era bloccare i fondi. Noi paghiamo circa 5-6 pro capite all’ambito per questi servizi.
Parliamo adesso del rapporto che si è instaurato con l’opposizione. Lei ha firmato alcuni manifesti con D’Andrea. Si può parlare di alleanza politica?
Io e Francesco abbiamo firmato due manifesti che ogni semplice cittadino avrebbe potuto scrivere. Quelle non sono le opinioni di due politici, sono le opinioni della quasi totalità dei cittadini. Per adesso non vi è alcun accordo, lavoriamo autonomamente e abbiamo espresso delle considerazioni condivise. Ben venga un’alleanza. Questo si vedrà in futuro ovviamente.
E riguardo gli altri consiglieri d’opposizione?
Alla consigliera neomamma Annamaria Rega rivolgo i miei auguri più calorosi per la nascita del suo primogenito Tullio. Un augurio di vero cuore. All’altro consigliere auguro che possa prendere una posizione politica netta. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Dobbiamo interrogarci sul nostro fare come opposizione. Se l’opposizione funzionasse, la maggioranza lavorerebbe sicuramente meglio. Il compito dell’opposizione è quello di stimolare la maggioranza. Mi auguro che Luigi Gatti metta in campo un’azione politica decisa e più sostenuta.
Raffaele Massa