Gli scambi di killer tra gruppi criminali (ad esempio tra i Gionta di Torre Annunziata e i Birra di Ercolano) ampiamente documentati dai collaboratori di giustizia e i rifornimenti di droga all’ingrosso da dividere poi nelle piazze dei vari comuni vesuviani non sarebbero altro che la prova tangibile dell’unità di un sistema che si starebbe riorganizzando sulle ceneri della Nuova Famiglia e della Nco di Raffaele Cutolo.
Parliamo di organizzazioni criminali dotate di un potere economico ed offensivo tale da tener testo allo Stato
Oggi questa mega associazione a delinquere basata su un sistema piramidale potrebbe guardare oltre i confini nazionali incrementando gli investimenti abilmente creati nel tempo con il provento delle attività illecite. Un dato che se confermato porterebbe il nuovo super clan ad essere presente in importanti consigli di amministrazione di spa operanti nella ristorazione, nel settore alberghiero, nel mondo dello sport e delle finanziarie.
C’è poi un dato singolare da non sottovalutare: alcuni boss avrebbero tenuto fuori dagli affari illeciti figli e parenti diretti, che al contrario avrebbero terminato gli studi con tanto di master all’estero e corsi di alta
In tal senso i precursori dei tempi e i maestri di tale metamorfosi sarebbero stati Pasquale Galasso e Umberto Mario Imparato, due capi (il primo da anni collaboratore di giustizia, il secondo ucciso nel 1993 nel corso di un conflitto a fuoco con la polizia nei pressi del proprio rifugio sui monti Lattari) camorra che per primi avevano intuito come per entrare nella “sala dei bottoni” occorreva alternare alla violenza dello stile mafioso modi “gentili” e figure professionali direttamente legate agli stessi clan.
Una trasformazione del sistema camorra compiuta da Galasso e Imparato che diede il via all’attuale modus operandi del crimine organizzato “che conta”. La mala del vesuviano, unita in un’unica grande associazione a delinquere, non avrebbe rivali: la stessa cupola di Secondigliano, i cosiddetti Scissionisti che per anni hanno trafficato con gli “amici vesuviani” potrebbero dover cedere il passo ad un esercito di criminali dal poter offensivo inimmaginabile. Nuove pagine nella storia della camorra? Lo scopriremo presto.
Alfonso Maria Liguori