Auguri a Cira e… forza Savoia!

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Savoia Sessana, da pochi minuti Gennaro Esposito, aveva portato in vantaggio i bianchi ed io me ne uscivo dalla tribuna stampa per fumare una sigaretta. Mi accosta un giovane, barba e baffi, aspetto elegante e mi chiede di accendere. Gli porgo l’accendino e dopo aver fatto il primo tiro, mi fa: Ernesto lo sa che domani mi sposo?

Ovvia la mia risposta negativa, ma l’augurio ne viene di conseguenza… e continua: alle 15 di oggi dovevo andare dal barbiere in Piazza Cesaro… ma si rende conto? Come potevo andarci se giocava il Savoia? Ci andrò dopo la partita. Io a Cira gliel’ho detto anni fa, quando ci siamo conosciuti: toglimi tutto ma non il Savoia.

Ecco, cosa c’entra questo fatto con la partita?

C’entra, perché è uno dei tanti esempi di attaccamento a quella benedetta maglia bianca. E ieri era una partita d’Eccellenza, dove, per svariate ragioni, abbiamo perso il primo posto ed ora ci affidiamo ai play off. Ma la passione non conosce categoria, questo popolo torrese, da decenni abbandonato da politiche sterili, conserva intatto l’amore per la sua meravigliosa terra, per il Savoia e, per chi crede, nella Madonna della neve.

Meriteremmo qualcosa di più ma il tempo, spero, possa donarci una città più vivibile, una società che sappia guardare a traguardi più consoni alle tradizioni di una delle squadre più antiche d’Italia e magari può accadere.

E la Madonna della neve?

Beh ha già fatto tanto per la sua Torre, ma se ora ci desse politici che l’amano, sarebbe un vero miracolo.

Ora non mi rimane che fare gli auguri a Cira: Daniele è un buon savoiardo, sarà pure un ottimo marito. “Auguri giagliù” e scusatemi, aggiate pacienza.

Ernesto Limito

 

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