Movida di Chiaia, il presidente de Giovanni: “Città fuori controllo, pistole nella zona dei baretti”

movida di chiaiaMovida di Chiaia: non lasciano spazio ad alcuna interpretazione positiva le parole del presidente della I Municipalità di Napoli Francesco de Giovanni in relazione alle risse tra giovanissimi scoppiate nel weekend.

“La città è ormai fuori controllo – ha dichiarato de Giovanni – siamo addirittura arrivati all’uso delle pistole nella zona della movida di Chiaia dei baretti. Solo per caso nella frequentatissima zona Chiaia ad oggi non c’è scappato il morto. Quello che chiediamo alle istituzioni è semplice: regole precise per gli esercenti e maggiori controlli”.

Il ferimento di un 19enne e l’arresto di un 16enne nelle risse tra gruppi di giovanissimi nell’ultimo weekend a Chiaia evidenziano il livello raggiunto dall’emergenza sicurezza in città. Paradossalmente a complicare le cose il declino dei vecchi clan della Nuova Famiglia: abbiamo in tal senso raccolto numerose testimonianze nel cuore storico di Napoli e nei luoghi della movida classici come via Chiaia ed è emerso come per molti esercenti e cittadini si stesse meglio quando si credeva di stare peggio.

“La presenza di camorristi di spessore nella zona – ha commentato un commerciante di Chiaia – fungeva da deterrente per giovani bulletti e teppistelli di strada. In caso di schiamazzi o risse era proprio il boss del posto ad intervenire garantendo l’ordine. Un ruolo questo che ovviamente spetta alle forze dell’ordine ma è impensabile pretendere che gli agenti siano onnipresenti sul territorio a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Ecco che allora la figura del camorrista, strano ma vero, tutto sommato garantiva quella tranquillità a noi commercianti e ai residenti poi persa nel tempo”. Affermazioni sicuramente discutibili che dovrebbero fare riflettere seriamente le autorità competenti.

Ci si chiede come mai il buon Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, non prenda atto di un simile sfacelo correndo ai ripari per quel che concerne il suo ruolo pubblico, ovvero disciplinando le attività dei locali e garantendo una costante presenza della polizia locale nella zona. Della serie: corriamo ai ripari perché rimpiangere la camorra sarebbe veramente “il massimo del minimo”.

Alfonso Maria Liguori

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