Sarebbe dovuto essere un giorno di festa per l’Italia intera. E, nonostante tutto, lo è stato. Alessia, infatti, è la prima trans ad essersi sposata senza operazione.
Un giorno importante che festeggia un traguardo storico, il giusto epilogo per le tante lotte che la società Lgbt è costretta ad affrontare in un paese che ancora non sa accettare o, quantomeno, rispettare.
Alessia e Michele sarebbero dovuti essere accolti con strette di mano, abbracci, congratulazioni, soprattutto per aver avuto il coraggio di amarsi appieno ed indipendentemente da ogni pregiudizio.
Fuori dal municipio, invece, si sono scontrati nuovamente con la mentalità retrograda di chi
Tempestiva la risposta di condanna da parte dell’amministrazione comunale nei confronti di questo vile gesto: “Aversa non è questa. Aversa è una città aperta”. Lo sarà sicuramente, a dispetto di chi si è sentito di stendere un velo di amarezza sul sorriso di due innamorati.
“Tutta la mia personale solidarietà e quella di Arcigay ad Alessia Cinquegrana e Michele per questa ignobile scritta – scrive su Facebook Antonello Sannino, presidente dell’Arcigay di Napoli – è una violenza inaccettabile. Spero che intervengano le istituzioni e i cittadini di Aversa affinché venga isolata questa azione fascista”.
Floriana Vaccaro