E’ stato identificato e subito denunciato uno dei membri della gang che la scorsa settimana accerchiò e rapinò un gruppo di giovani turisti stranieri (provenienti da Cipro, Romania, Estonia, Spagna) arrivati a Castellammare tramite un progetto europeo promosso dal Forum dei Giovani. Si tratta di un 20enne, B.E., identificato dalla polizia di Stato e anche dalla vittima.
E’ questione di tempo prima che vengano rintracciati e identificati anche tutti gli altri componenti della banda che hanno terrorizzato i giovani turisti stranieri. Durante la rapina, la gang riuscì a portare via la borsa di una ragazza e anche una macchina fotografica. Durante il gran caos scoppiato a via Regina Margherita, un amico della giovane rapinata tentò anche l’inseguimento anche se, dopo poche centinaia di metri, cadde rovinosamente sul marciapiede ferendosi con un pezzo di vetro alla schiena (per lui 5 punti di sutura).
Si sta per concludere, quindi, grazie al sistema di videosorveglianza e alle indagini della polizia di Stato, una delle storie più brutte che hanno interessato la città negli ultimi mesi. Tantissima la solidarietà nei confronti dei sei ragazzi vittima della rapina: il presidente del Forum dei Giovani, Michele Cascone, appena avvisato del tutto, si recò subito in ospedale per testimoniare la propria vicinanza; allo stesso tempo il sindaco Toni Pannullo, il giorno dopo, incontrò il gruppetto per condannare le violenze subite; infine, anche il presidente della Juve Stabia, Franco Manniello, domenica scorsa regalò 45 biglietti ai ragazzi in visita a Castellammare per assistere al match contro la Fidelis Andria.
Nel giro di qualche ora, comunque, la baby gang sarà del tutto identificata. La prima denuncia, infatti, lascia ben sperare per il proseguo delle indagini che fin dal primo momento sono state condotte dalla polizia di Stato di Castellammare. Una storia iniziata male ma che, con l’identificazione di parte dei colpevoli e le successive denunce, potrebbe concludersi a breve tentando di preservare la sicurezza, in futuro, quotidianamente.
Gennaro Esposito