Colpi di pistola sono stati esplosi, la scorsa notte, contro un’abitazione che si trova nel quartiere Pianura di Napoli. La segnalazione, alla polizia di stato, è arrivata intorno alle due: gli agenti, giunti in via Madama Butterfly, hanno rilevato i segni delle ogive sulla copertura della porta di ingresso di un’abitazione in cui abitava un pregiudicato ora in carcere.
In strada sono stati trovati e sequestrati tre bossoli calibro 9X21. Secondo quanto si è appreso chi ha sparato i colpi di pistola è giunto davanti all’abitazione in sella a uno scooter. Al momento le indagini non consentono di ritenere che l’attentato intimidatorio fosse rivolto proprio contro l’abitazione su sui sono stati i segni dei colpi d’arma da fuoco.
Un segnale della tensione altissima nella zona all’interno del sistema: equilibri saltati e nuove alleanze con ras emergenti potrebbero scatenare una nuova guerra di camorra per il controllo degli affari illeciti sul territorio. Le forze dell’ordine monitorizzano ininterrottamente i luoghi al fine di prevenire e reprimere sul nascere eventuali agguati di camorra.
Colpi di pistola, stese e intimidazioni
Intanto stese e intimidazioni si susseguono a ritmo impressionante: c’è poi un altro particolare da non sottovalutare. Il boss di Cavalleggeri Alessandro Giannelli sarebbe prossimo alla scarcerazione: essendo ben noti agli inquirenti i rapporti di Giannelli con la mala di Pianura prenderebbe corpo l’ipotesi investigativa di una preparazione dell’area in oggetto al ritorno in auge del ras Alessandro. Una sorta di preparazione del terreno finalizzato ad avvertire qualche pezzo da 90 del sistema che le cose in casa camorra starebbero per cambiare.
Intanto i residenti vivono nel terrore di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato: nel weekend ormai le risse, gli scontri tra simpatizzanti di clan rivali non si contano tra Pianura, Soccavo e Fuorigrotta. Purtroppo una parte delle nuove leve subirebbe ancora forte l’influenza dei boss di camorra visti quasi come eroi da chi forse è stato per troppo tempo abbandonato dalle istituzioni. In sintesi: la paura regna sovrana tra gli onesti contribuenti partenopei che vedono sempre più lontano il miraggio di una comunità dove ordine e legalità possano regnare sovrane.
Alfonso Maria Liguori