Alessia e Michele pronunciano “sì, lo voglio”. E’ il primo matrimonio trans in Italia

Alessia e Michele faranno da apripista. Il primo matrimonio trans è stato celebrato ad Aversa tra scritte omofobe nonostante quel sud li abbia amati amati e in cui hanno deciso di vivere

Alessia, 29 anni, è insegnante di ballo latino e stilista, è la prima transessuale ad approdare al matrimonio senza aver completato il cambiamento di sesso. Alessia è la prima transessuale a unirsi in matrimonio in Italia.

Solo pochi giorni fa è riuscita a coronare il suo sogno d’amore e ha sposato Michele, suo compagno da 11 anni dopo mesi di battaglie legali, e non solo. A sposarli presso il municipio di Aversa è stato il vice-sindaco Federica Turco. Il tribunale di Napoli l’ha dichiarata donna a tutti gli effetti anche se Alessia non si è sottoposta a tutti gli interventi chirurgici. Infatti, a dire il fatidico “sì” è stata una coppia di sposi composta da un uomo e una donna che però, di fatto, sono due persone anatomicamente uguali.

Lei era ancora Giovanni quando conobbe Michele e divennero ottimi amici. Come succede in questi casi, Alessia non si sentiva a suo agio, viveva con un’anima, uno spirito, un desiderio che cozzavano con il corpo che la natura le aveva donato.

“Sono sempre stata femmina dentro, fin da piccola. A mia sorella rubavo gli abiti e ogni cosa da bambina. Crescendo ho iniziato a capire. E anche a soffrire”.

Quando è iniziata la sua trasformazione, il suo papà la ha rifiutata perché si vergognava di lei. “Non posso guardarti, mi ha detto un giorno. Eppure, fino a  quando ero un maschio, sono stato il suo figlio preferito.” Assenti al rito civile non solo il padre di Alessia ma anche i parenti di Michele, lo sposo, che non condividono la scelta del giovane di unirsi in matrimonio.

Tristissime le scritte omofobe che hanno tappezzato le mura nei pressi del municipio di Aversa. A testimonianza di quanto questa unione sia forte le parole di entrambi gli sposi che, alla vista di tali scempi, si sono detti dispiaciuti soprattutto per le loro rispettive famiglie, gli amici e una città che sostanzialmente li ha accolti bene, tanto che vivranno in zona sognando di poter avviare una attività di abbigliamento. Alessia e Michele hanno lottato contro ogni pregiudizio e pettegolezzo che sempre abbondano in questi episodi. Loro hanno scelto la via della felicità. Quella gioia immensa che i due neo sposi hanno provato a fine cerimonia la hanno dedicata entrambi, ma specie Alessia, a tutte le persone che sono nate in un corpo che non sentono loro e che si ritrovano a districarsi fra mille problemi legali, sociali e anche fisiche. “Questa è la vittoria di noi trans. Adesso possiamo cambiare sesso senza dover passare per l’intervento chirurgico”.

Anna Di Nola

 

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