Questa mattina sono partiti i lavori di pulizia all’interno del locale di corso Garibaldi (di fronte la Cassa Armonica) nel quale si insedierà, a breve, il “Circolo della Legalità” come annunciato qualche settimana fa dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Pannullo. Si lavorerà per tutta questa settimana considerato che lunedì 8 maggio è fissato un sopralluogo con le istituzioni per dare vita, effettivamente, al Circolo.
Quest’ultimo sarà ospitato nei locali di corso Garibaldi e avrà come finalità quella di svolgere funzioni di aiuto alle imprese e ai cittadini nell’azione di contrasto dei fenomeni criminali dell’usura e del racket, di incentivare la collaborazione con le forze dell’ordine, di impulso alla cultura del riuso sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata e alla memoria delle vittime innocenti della criminalità, di promozione di iniziative tese a rinsaldare il patto sociale tra cittadini ed istituzioni nel fronte civile antimafia e di costituzione di parte civile nei processi per estorsione ed usura.
Il locale, come si ricorderà, era di proprietà di un commercialista che gestiva gli affari del clan D’Alessandro di Castellammare, da sempre operante nel rione Scanzano. Il sequestro avvenne nel lontano 1998 e fino ad oggi l’ingresso era completamente sbarrato. Aniello De Rosa, il proprietario, venne coinvolto in un processo in compagnia di altri insospettabili. Con l’aiuto di altri esponenti della cosca di Scanzano, infatti, De Rosa aveva dato vita ad un’organizzazione che con i soldi dei professionisti stabiesi finanziava prestiti o sottoscriveva cambiali per poi chiedere tassi d’interesse elevati.
Il “Circolo della Legalità”, quindi, si insedierà all’interno di un locale di proprietà di uno degli uomini della camorra stabiese anche se da oltre dieci anni è totalmente inutilizzato. Solamente con l’arrivo dell’amministrazione Pannullo, anche se un ottimo passo in avanti fu fatto dal commissario prefettizio Vaccaro, la realizzazione del “Circolo della Legalità”, presto, diventerà realtà.
Gennaro Esposito