Per non parlare del mercatino delle pulci gestito dai rom nel pressi di Porta Nolana: un ricettacolo di immondizia, oggetti rubati (con particolare riferimento alla telefonia cellulare), con le volanti della polizia che faticano a transitare nella zona per la presenza delle pseudo “esposizioni sui marciapiedi”.
Ci eravamo già occupati tempo addietro di quello che una volta era un distributore di carburante attiguo all’ingresso laterale della stazione centrale: ancora oggi trasformato in orinatoio a cielo aperto, covo per tossici e rifugio per extracomunitari ubriachi, monumento vergognoso del livello di abbandono in cui versano residenti e commercianti della zona. A questo punto non si tratta più di interpretare, di criticare senza motivo o etichettare politici e amministratori locali individualmente: c’è solo da prendere atto di uno sfacelo che deve necessariamente avere responsabilità istituzionali, politiche e amministrative.
Degrado di piazza Garibaldi: chi è responsabile?
Chi ha sbagliato, chi ha mal governato i luoghi paghi: massima fiducia in tal senso nella Procura della Repubblica di Napoli, nell’opera professionale dei magistrati a cui la parte sana della città guarda con profondo rispetto. Non è più ammissibile tollerare passivamente tali inciviltà, fingere di ignorare palesi violazioni della legge sentendosi magari poi ripetere “Pure noi dobbiamo campare”. Sicuramente il diritto alla vita è un principio sacrosanto che non può essere però garantito dall’illegalità e dalla prevaricazione violenta come la camorra cinicamente vorrebbe far credere alle fasce più deboli della comunità.
Il problema è enorme e andrebbe affrontato immediatamente per quanto meno arginare il
Onore alla associazioni operanti a Piazza Garibaldi che stoicamente continuano a denunciare vergognosi scenari che mettono seriamente a repentaglio l’incolumità dei cittadini. Agli organi d’informazione il compito di riportare fatti, di sensibilizzare l’opinione pubblica su delicatissime questione sociali: una missione che il nostro giornale tenta di portare avanti giorno per giorno tra i vicoli di Napoli, in provincia con serietà e, ci sia consentito sottolinearlo, grande coraggio, sempre in prima linea.
Alfonso Maria Liguori