Capi di abbigliamento contraffatti, sequestro nella zona della Duchesca a Napoli

I poliziotti, impegnati nel controllo del territorio, hanno effettuato mirati controlli nella zona della Duchesca - piazza Mancini

sequestro duchescaLa polizia di stato ha denunciato cinque persone e sequestrato oltre 600 capi di abbigliamento contraffatto alla “Duchesca”. La scoperta è stata effettuato da poliziotti del commissariato Vicaria Mercato collaborati dagli uomini del commissariato Decumani e Ufficio Prevenzione Generale.

I poliziotti, impegnati nel controllo del territorio, hanno effettuato mirati controlli nella zona della Duchesca – piazza Mancini dove, negli ultimi mesi, avevano già effettuato numerosi sequestri di abbigliamento contraffatto, in particolar modo in via Calasanzio, dove avevano apposto i sigilli ad un locale utilizzato per lo stoccaggio e la vendita dei capi di note griffe falsi.

Ieri, sempre nello stesso locale a cui il detentore, un uomo tunisino, 51enne, aveva rimosso i sigilli, aveva riallestito il suo punto vendita con tanto di stand e mensole dove ordinatamente erano riposti i capi di abbigliamento e di calzature. All’interno i poliziotti hanno bloccato il tunisino, “responsabile” delle vendite, ed altre quattro persone , tutti acquirenti, tre cittadini extracomunitari ed un napoletano, tutti denunciati in stato di libertà per i reati di contraffazione, vendita di materiale contraffatto e ricettazione, e tutti già con precedenti di polizia specifici.




Gli agenti hanno sequestrato 100 paia di scarpe contraffatte della Nike, Adidas e Saucony e oltre 500 tra t-shirt e jeans Armani jeans, Lacoste, Burberry, Moncler, Stone Island, Blaur ed altri. Durante le fasi del controllo, un acquirente è riuscito ad uscire dal locale sperando di far perdere le sue tracce ma è stato prontamente inseguito e, nonostante l’intervento a suo favore di numerose persone presenti in strada è stato bloccato e denunciato.

Solo ieri attraverso il giornale avevamo denunciato lo stato di abbandono in cui versa il Mercato, la Duchesca e piazza Garibaldi (solo per citare alcune delle zone interessate dalla nostra inchiesta). Un dato che testimonia la necessità di imprimere un giro di vite istituzionali a quartieri dalla tradizione storica rilevante ma per troppi anni lasciati in balia degli eventi e della camorra.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.