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Tre chili di droga in casa, blitz al rione Traiano: arrestato 27enne

rione traiano droga in casaBrillante operazione, quella messa a segno, nel pomeriggio di ieri, dalla polizia di stato al rione Traiano, zona tristemente nota per l’egemonia del clan camorristico Puccinelli che ne gestisce l’illecito mercato della droga e della criminalità in genere.




Gli agenti della sezione “Unità d’Intervento della Squadra Mobile, nell’ambito di una ampia indagine, volta al contrasto dello spaccio di droga, sono riusciti a localizzare un appartamento, utilizzato come base di appoggio, per lo spaccio di cocaina, hashish e marijuana.

I poliziotti, in maniera molto discreta, sono riusciti a circondare lo stabile al civico 225, facendo irruzione al 4o piano dello stesso, in uso a Giovanni De Falco, di 27 anni. All’interno di un ripostiglio, gli agenti hanno rinvenuto una grossa busta in plastica contenente 800 grammi circa di cocaina, custodita in quattordici involucri, tre panetti di hashish per un peso di circa 1600 kg, sei confezioni termosaldate, con all’interno circa 400 grammi di marijuana, oltre al materiale per il confezionamento.

La droga per le piazze di spaccio del rione Traiano di Napoli

Verosimilmente, la droga sarebbe servita per rifornire le varie “piazze di spaccio” della zona, in considerazione che, nei fine settimana, la richiesta di acquisto risulta maggiore per la notevole affluenza di giovani che ne fanno uso. De Falco è stato arrestato dalla Polizia, perché responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e condotto alla casa circondariale di Poggioreale.

Un successo della polizia di stato che testimonia ancora una volta la rilevanza del Rione Traiano nel mercato dello spaccio di stupefacenti all’ingrosso e al dettaglio. Secondo alcune indiscrezioni provenienti da ambienti investigativi sembra che negli ultimi tempi il rione Traiano abbia superato per volume d’affari nella vendita di droga persino Secondigliano.

Un particolare questo che potrebbe innescare nel tempo scontri tra i due potenti sodalizi criminali partenopei per il controllo assoluto delle piazze di spaccio sul territorio. Non a caso il monitoraggio di Napoli e della provincia da parte delle forze dell’ordine sarebbe stato notevolmente intensificato al fine di prevenire e reprimere repentinamente agguati, stese o attentati tra i clan eternamente in guerra tra loro per il dominio criminale della città e dell’hinterland.

Alfonso Maria Liguori

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