Il futuro è dei giovani e il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo ha lanciato nelle scorse ore la campagna #Voto16, ovvero: “Voto per i 16enni alla Camera e al Senato”.
L’iniziativa è stata annunciata da Grillo nelle scorse ore sul suo blog con un post nel quale ripercorre e analizza la situazione mondiale per quanto riguarda le elezioni ed il diritto al voto.
L’Italia, infatti, risulta l’unico Paese al mondo in cui i cittadini devono attendere i 25 anni d’età per godere i pieni diritti politici, ovvero per votare i rappresentanti al Senato.
“Nel mondo si vota quasi ovunque dai 18 anni, con 27 eccezioni tra i 16 e i 21 anni. – scrive il leader dei grillini – Solo in Italia per eleggere una delle due Camere bisogna aver compiuto 25 anni, causando distorsioni vistose nella composizione di Camera e Senato che sono tra le cause dell’ingovernabilità.
Ci sono più di 4 milioni di cittadini di età tra i 18 e i 24 anni (l’8% della popolazione) il cui voto vale mezzo. Ci sono poi oltre 1 milione di cittadini di età tra i 16 e 17 anni (2,2% della popolazione) che non hanno neppure diritto al voto. In totale tra i 5 e i 6 milioni di cittadini non hanno diritto di dire la loro sul futuro del Paese o hanno una rappresentanza monca.
Beppe Grillo: “Anacronismo e Paese bloccato”
E’ un anacronismo insopportabile che tiene il nostro Paese bloccato. Questi 5 milioni di italiani hanno diritto quanto, se non di più, gli altri cittadini di decidere sul loro futuro, perchè il loro futuro è il futuro del Paese. Oggi appartengono agli esclusi, quelli la cui opinione conta poco o nulla.
Non è un caso che il tasso di disoccupazione nella fascia tra i 15 e i 24 anni sia abnorme, a marzo era al al 34,1%, più del triplo della disoccupazione nel suo complesso e senza considerare gli inattivi. In totale gli occupati under 25 sono 1.013.000 su un totale di più di 5.000.000. Per migliorare la loro condizione è necessario ascoltarli e dare loro la possibilità di incidere. Dobbiamo accogliere le loro idee su come migliorare l’ingresso nel mondo del lavoro e su come migliorare l’educazione superiore.
Dobbiamo consentire ai giovani di diventare il motore dell’innovazione dell’Italia. Non con i discorsi, ma con i fatti. Il primo passo è garantire loro pieni diritti politici a partire dai 16 anni. – conclude Beppe Grillo – Il MoVimento 5 Stelle si batterà per questo”.