Omicidio del gioielliere a Marano: ritrovato senza vita il corpo di Salvatore Gala

Gala non era rientrato a casa la scorsa notte e la madre, insospettita, aveva denunciato la scomparsa del figlio alle forze dell'ordine

omicidio del gioielliere salvatore gala maranoOmicidio del gioielliere a Marano: ritrovato senza vita il corpo di Salvatore Gala. Ritrovato senza vita nel suo negozio, sito nel centro di Marano in via Merolla, il 43enne Salvatore Gala. Il corpo è stato scoperto questa mattina all’interno della sua gioielleria. Gala non era rientrato a casa la scorsa notte e la madre, insospettita, aveva denunciato la scomparsa del figlio alle forze dell’ordine.




Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia di Marano e della compagnia di Giugliano in Campania. Indagini su tutte le piste, dal suicidio all’omicidio del gioielliere. Dai primi esami esterni, verosimilmente Gala è deceduto nella serata di ieri. La cassaforte è stata ritrovata vuota. A scoprire il cadavere, la madre e la sorella della vittima.

In queste ore gli 007 dell’Arma non starebbero tralasciando alcuna pista, controllando i filmati delle telecamere di sicurezza presenti nella zona al fine di identificare i responsabili dell’omicidio e fare chiarezza sul movente. Si indagherebbe anche nel passato della vittima e sui tabulati telefonici al fine di ricostruire gli ultimi contatti avuti da Gala.

Omicidio del gioielliere: il giallo della cassaforte vuota

La cassaforte vuota farebbe pensare ad una rapina forse con sequestro di persona: il gioielliere potrebbe essere stato condotto nel suo negozio e costretto ad aprire il contenitore dei preziosi. Forse un tentativo di reazione da parte della vittima potrebbe aver indotto i responsabili del fatto a infierire contro il commerciante: non si escluderebbe però al momento anche l’ipotesi di un regolamento di conti mascherato da finta rapina.

Si attendono gli esiti del lavoro investigativo degli inquirenti per fare luce sull’ennesimo episodio di sangue avvenuto nell’hinterland partenopeo. Negli ultimi tempi tra Napoli e la provincia ormai gli agguati, le stese, le rapine, i furti e gli scippi non si contano, con le baby gang determinate a detronizzare le vecchie famiglie di camorra con un modus operandi oltremodo violento.

In mezzo gli onesti cittadini sempre più terrorizzati all’idea di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato. Le forze dell’ordine lavorano incessantemente per arginare la violenza che sembra riesplosa sul territorio a discapito di organici insufficienti e supporti logistici inadeguati. Della serie: la camorra alza il tiro, la Napoli onesta trema.

Alfonso Maria Liguori

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