Omicidio del gioielliere a Marano, la svolta: fermato a Ischia il presunto killer

Si tratterebbe di un 31enne pregiudicato, residente sempre a Marano, che è stato prelevato in un albergo di Ischia in piena notte dai carabinieri

omicidio del gioielliere marano ccOmicidio del gioielliere a Marano: fermato il presunto killer. Si tratterebbe di un 31enne pregiudicato, residente sempre a Marano, che è stato prelevato in un albergo di Ischia in piena notte dai carabinieri.

I militari dopo aver bloccato l’uomo l’hanno imbarcato su un traghetto e trasferito in caserma a Giugliano per l’interrogatorio di rito. Sembrerebbero emersi numerosi indizi a suo carico: nella sua abitazione i carabinieri hanno trovato gioielli sottratti dal negozio della vittima e le chiavi della sua auto.




Pare che il 31enne sia stato anche inquadrato dalle telecamere della gioielleria e di altri negozi vicini. Si comincerebbe a far luce quindi sull’omicidio del gioielliere di Marano Salvatore Gala, alias “Maurizio”, con gli 007 dell’Arma che sembrerebbero quasi certi di aver individuato il responsabile del barbaro assassinio.

Omicidio del gioielliere: un colpo di pistola alla testa

Un colpo alla testa: così si è consumato l’omicidio del gioielliere che forse conosceva già il suo carnefice. In queste ore i carabinieri hanno interrogato anche la madre, i familiari e l’ex moglie di Gala. Restano ancora alcuni aspetti da chiarire: una rapina finita male messa in essere da un pregiudicato di cui forse la vittima si fidava o un aggressione in piena regola per motivi ancora da chiarire con la successiva messa in scena del furto per confondere le indagini.

A questo punto le prossime ore potrebbero essere decisive per la risoluzione del caso. Gala lascia una bimba di 7 anni: profondamente legato al suo lavoro il gioielliere gestiva un’attiva impiantata dal padre con estrema professionalità. Molto sgomento tra i commercianti di Marano e gli amici della vittima che lo descriverebbero come una persona tranquilla, un buon commerciante e un padre presente.

Cosa possa aver realmente spinto il 31enne, presunto autore del delitto, a compiere un crimine così orrendo lo stabiliranno gli inquirenti: un dato per il momento sembra certo, ovvero l’aggressore avrebbe fatto fuoco con l’intenzione di uccidere il gioielliere come testimonierebbe il foro di proiettile rinvenuto sul capo di Gala. Nessuna altra ferita agli arti o all’addome: un solo micidiale colpo esploso a distanza ravvicinata al cervello che avrebbe ucciso il gioielliere sul colpo.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.