“No all’esternalizzazione dei servizi pubblici, no alla svendita del patrimonio comunale: si è smarrita la stella polare?”: recita così a Ercolano il manifesto firmato dalla Fp Cgil contro alcune “infelici” scelte operate dal comandante della polizia locale Francesco Zenti.
Nello specifico si fa riferimento alla capacità del comandante dei vigili di palesare aspetti positivi dell’esternalizzazione di alcuni servizi, come la gestione del parcheggio, che in realtà non sussisterebbero. Come spiega il documento no sarebbe vero che la privatizzazione porterebbe nelle casse comunali 350mila mila euro, consentirebbe di risparmiare sul personale comunale e infine creerebbe i presupposti per nuovi posti di lavoro.
Al contrario, sottolinea il manifesto, l’attuale gestione comunale del parcheggio apporta alle casse introiti per circa 400mila mila euro, che potrebbero arrivare a 500mila se tutti gli impianti funzionassero regolarmente. Con la privatizzazione entrerebbero nelle casse comunali solo 180mila euro.
E si va oltre: il Comune di Ercolano, a differenza di quanto accade in realtà limitrofe, non bandisce un concorso dal 1984. Il comandante Francesco Zenti ha smantellato l’Ufficio Segnaletica, privandolo delle risorse umane necessarie al suo funzionamento ed è corresponsabile di un piano urbano del traffico senza rispetto delle normali regole del Codice della Strada.
Ercolano: un fiume di critiche al dirigente
Un fiume di fatti, circostanze e oggettive critiche mosse al dirigente Zenti che non sarebbe mai stato particolarmente gradito alla comunità ercolanese. Attualmente l’organico dei vigili urbani di Ercolano è composto da 43 unità a fronte delle 111 necessarie. A discapito di questo incontestabile dato Zenti avrebbe chiesto per quest’anno un altro funzionario di vigilanza e 2 soli vigili.
Questo vuol dire che il corpo di polizia municipale rischia di trovarsi nei prossimi 2 anni con solo 20 unità. Il manifesto termina con un invito rivolto all’amministrazione comunale perché ritrovi la sua “stella polare”, ovvero la legalità, non sia autrice di una scelta nefasta nei confronti della cittadinanza tutta e rimuova un dirigente, Francesco Zenti, che di danni a Ercolano ne avrebbe già provocati abbastanza.
Un’azione coraggiosa quella mossa dalla Cgil Comune di Ercolano che testimonia l’attenzione sempre alta per i dipendenti e la volontà di ottimizzare al meglio le risorse per il bene della comunità. Sicuramente un documento redatto nei limiti del buon senso e della correttezza verbale che sottolinea la determinazione di non assistere passivamente a dinamiche deleterie per la “causa Ercolano”, realtà vesuviana in pieno processo rinnovativo chiamata oggi a tutelare occupazione, legalità e finanze comunali. Della serie: la Cgil Comune di Ercolano dalla parte dei lavoratori e della città.
Alfonso Maria Liguori