Una conferenza stampa per esprimere le proprie opinioni sulla caduta dell’amministrazione Viscovo “ Area Comune è l’unica forza civica che fa politica sempre, anche quando non c’è una competizione elettorale. Per questo ci siamo riuniti, per esprimere le nostre ragioni e valutazioni” dichiara Luciano Manfellotti, capogruppo Area Comune, ad apertura della stessa.
La riunione è iniziata in mattinata con l’intervento di Raffaele Montanino, ormai ex consigliere d’opposizione, che dopo un piccolo excursus sull’amministrazione uscente relativo all’operato degli ultimi mesi ha affermato “… abbiamo cercato in tutti i modi il dialogo con l’amministrazione anche sul tema piazza ma con pochi risultati. Negli ultimi anni è la prima volta che non è stato approvato il bilancio di previsione e, adesso dobbiamo formare una squadra competente”.
Successivamente ha preso parola Luciano Manfellotti che ha passato in rassegna tutto quanto sia stato fatto dall’amministrazione Viscovo, a partire dal tanto discusso mancato dialogo sia interno che esterno. “Non c’è più indignazione né politica né personale. Non c’è stata indignazione per la questione omofobica, come per l’urbanistica. Per il sociale, non si capiva quali fossero i suoi programmi se non gli interventi programmati già dalla giunta Guadagno – afferma Manfellotti – Non c’è mai stata la creazione di un rapporto personale, per ragionare insieme e guardarsi negli occhi. Per l’ufficio postale, stessa cosa, non c’era un programma. C’è stato, in definitiva, uno scollamento con il territorio totale. Bisogna essere a diposizione del paese e siamo disposti a parlare con chiunque, senza negarci mai per un confronto. Non è importante essere giovani anagraficamente ma esserlo dentro e mettersi sempre in discussione avendo passione per tutte le cose fatte. Auguro che questo paese rinasca dalla normalità che abbiamo lasciato prima di partire con quest’amministrazione” conclude il capogruppo. Una caduta, quindi, dovuta ad un allontanamento del territorio da parte dell’amministrazione e che ha lasciato il paese ancora una volta nelle mani della commissione prefettizia.
Simona Mauriello, esponente di Area Comune, invece con il suo intervento ha voluto ricordare lo slogan elettorale di Viscovo “essere più che sembrare” ribaltando lo stesso con la sua nota “non c’è stato nulla di sostanza ma, mera apparenza” ha dichiarato Mauriello, addossando all’ex sindaco le colpe per la fine della sua era: “La fine di Viscovo è dettata da una sola persona: Viscovo stesso. In politica bisogna rispettare i tempi, lui è stato un arrivista politicamente parlando. E’ stato il paladino delle politiche sociali in passato ma, cosa ha fatto oggi? Una mera apparenza”.
Ha continuato poi Pasquale Petrone: “L’amministrazione Viscovo non decade perché qualcuno ha messo i bastoni tra le ruote ma, perché è implosa e fallita per la propria incapacità di amministrare a causa di incompetenza e arroganza”. Petrone riconduce soprattutto a tre aspetti le motivazioni del fallimento Viscovo: amministrativo, del saper fare e risolvere i problemi, quello del fallimento politico ed infine il disastro etico morale”. Quando la politica diventa una politica di scambio e puramente mercenaria, questa è la conclusione a cui si arriva”.
A concludere la conferenza è stato l’intervento di Sergio Sorrentino, esponente di Area Comune.
“Il commissariamento è sempre una sciagura per il territorio. Abbiamo avuto un sindaco che si è rivelato un vecchio travestito da giovane. Noi vogliamo ripartire per dare un segnale di speranza ad un territorio martoriato”
Una riunione terminata sicuramente con l’amaro in bocca per Volla che ha perso ancora una volta una guida e con essa l’aspettativa di un futuro diverso per i prossimi mesi.
Maria Rita Borruto