Durante un’ispezione all’interno di un’azienda agricola i carabinieri della Compagnia di Ischia, con personale dell’Asl Napoli2 Nord, hanno scoperto un laboratorio di macellazione clandestino privo di ogni requisito strutturale e sanitario.
Nel capannone erano stipate in pessimo stato di conservazione 10 tonnellate di derrate alimentari, zucchero, farina, pomodori, acqua minerale, concimi e mangimi vari e decine di animali in gabbia tra cui conigli, polli e faraone.
Dalle prime verifiche è emerso che diversi alberghi e ristoranti di lusso dell’isola si rifornivano dall’azienda oggetto del controllo. Tutti gli alimenti sequestrati sono stati distrutti. Il legale rappresentante, un ischitano di 55 anni, è stato denunciato per cattivo stato di conservazione di derrate alimentari, macellazione abusiva di animali e sversamento illecito di reflui della macellazione.
Un bel colpo effettuato dall’Arma in sinergia con l’Asl Napoli2 Nord contro chi crede di poter eludere la legge esponendo a grossi rischi la salute dei consumatori pur di trarre un profitto maggiore dalla vendita di prodotti alimentari acquistati a buon mercato.
Purtroppo incoscientemente, nonostante le campagne di sensibilizzazione e l’azione di contrasto delle forze dell’ordine sul territorio, attività ristorative di fama continuano ad approvvigionare le proprie cucine in modo illegale.
Ischia: sicurezza alimentare?
Il tutto contro la politica dell’Ue per la sicurezza alimentare che riguarda l’intero ciclo dalla fattoria alla tavola dei consumatori e punta a garantire la sicurezza dei generi alimentari e dei mangimi, elevati standard di salute e benessere per gli animali e di tutela per le piante, informazioni chiare sull’origine, il contenuto e l’uso degli alimenti.
Il dato più allarmante è che non si parlerebbe di attività ai limiti della legalità situate in località sperdute ma di alberghi e ristoranti importanti di Ischia, un’isola che attrae migliaia di turisti nel periodo estivo e che da sempre, con Capri, viene indicata come punta di diamante del palinsesto turistico campano.
Notizie del genere danneggiano enormemente l’immagine e la credibilità dei luoghi alimentando ancora una volta diffidenza e pregiudizi nei confronti delle attività “made in Naples”.
Alfonso Maria Liguori