Falso “bunkeraggio”, è contrabbando di gasolio: sequestro milionario a Napoli

Contestati i reati di associazione per delinquere, falso in atto pubblico, istigazione alla corruzione, violazione alla normativa fiscale

bunkeraggio gasolioFalso “bunkeraggio”, è contrabbando di gasolio: sequestro milionario a Napoli. Nella mattinata di ieri il Nucleo di Polizia Tributaria ha dato esecuzione ad un provvedimento emesso dal gip di Napoli che dispone misure cautelari personali e sequestro di beni per diverse decine di milioni di euro nei confronti di un’organizzazione criminale operante nel settore del commercio di prodotti petroliferi.




Contestati i reati di associazione per delinquere, falso in atto pubblico, istigazione alla corruzione, violazione alla normativa fiscale. Obbligo di dimora inflitto a 4 indagati: l’operazione si inquadra in una più vasta indagine volta a disarticolare una consorteria delinquenziale che aveva ideato un complesso e articolato meccanismo illecito preordinato alla realizzazione di una molteplicità di falsi in atto pubblico a sua volta finalizzata a conseguire indebiti vantaggi di natura fiscale, talvolta perpetrata grazie alla compiacenza di pubblici funzionari e comunque mediante istigazione alla corruzione di qualche funzionario.

In particolare i finanzieri hanno accertato come il sodalizio avesse fraudolentemente documentato fittizie operazioni di bunkeraggio (operazioni di approvvigionamento di prodotti energetici per la navigazione marittima non da diporto) al solo scopo di sfruttare le agevolazioni impositive riconosciute a questa specifica tipologia di rifornimento di carburante che gode di una totale esenzione impositiva da accisa ed Iva.

Operazioni di bunkeraggio artificiose

Le indagini hanno accertato l’artificiosità delle operazioni di bunkeraggio in quanto i natanti destinatari del prodotto petrolifero non risultavano ormeggiati in porto o se presenti non essere i reali destinatari del gasolio che al contrario alimentava un giro di contrabbando, con la collaborazione di autotrasportatori, verso impianti di stoccaggio nazionali.

I descritti schemi fraudolenti posti in essere hanno determinato, negli anni 2011 e 2014, mancati introiti erariali che ammontano in totale ad oltre 20 milioni di euro, tenuto conto complessivamente di tutti i comparti impositivi evasi.

I sequestri eseguiti nei confronti delle persone fisiche e delle società coinvolte nel complesso meccanismo illecito si aggirano intorno all’importo di 9 milioni e mezzo di euro. Inoltre le fiamme gialle hanno sequestrato gli automezzi aziendali e tutti gli altri beni strumentali che sono serviti a perpetrare le condotte delittuose e a portare a termine il disegno criminoso il cui valore si aggira intorno ai 50 milioni di euro.

Alfonso Maria Liguori

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano