Quasi cinque mesi fa tentarono l’ omicidio del proprietario di uno scooter, con lo scopo di sottrarglielo. Solo l’intervento tempestivo dei soccorsi impedì la peggiore sorte per la vittima.
I carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata e della compagnia di Torre del Greco hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare, una in carcere e l’altra in istituto penitenziario minorile, emesse dai g.i.p. di Torre Annunziata e da quello per i minorenni di Napoli a carico di un ventenne di Torre del Greco e di tre minorenni ritenuti responsabili a vario titolo di tentato omicidio, tentata rapina, porto abusivo di armi comuni e da guerra e munizioni.
Agli indagati minorenni è stata inoltre riconosciuta l’aggravante delle finalità mafiose.
Nel corso di indagini coordinate dalle rispettive procure e partite a seguito del tentato omicidio di un ventunenne la sera del 27 dicembre a Torre del Greco, i militari hanno accertato che gli indagati erano partiti da Torre Annunziata in cerca di qualcuno da rapinare e avevano individuato un obiettivo a Torre del Greco: un ventunenne che stava transitando sul suo scooter.
In sella a due ciclomotori lo avevano inseguito per le strade della città del corallo non riuscendo a raggiungerlo per portare a termine il colpo. Avevano così deciso di sparargli per bloccarlo, riuscendo a colpirlo a una caviglia.
La vittima era stata comunque raggiunta davanti a una pizzeria e ferita davanti al locale con due colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata che lo avevano raggiunto al torace provocandogli lesioni gravissime che solo grazie al veloce soccorso del 118 non diventarono letali.
I militari hanno dunque identificato i responsabili del tentativo di rapina e del tentato omicidio; tra loro anche due sedicenni ritenuti vicini all’associazione camorristica dei “Gallo-Limelli-Vangone” operante tra Trecase, Boscotrecase e Boscoreale, nel vesuviano.
L’attività investigativa ha anche consentito di accertare che gli indagati minorenni avevano la disponibilità di armi e munizioni, tra cui un fucile kalashnikov sequestrato il 1 dicembre 2016 a Boscotrecase nella roccaforte dei Gallo Limelli-Vangone.
Quel sequestro portò il 23 gennaio all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte dei carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata a carico di Andrea Vangone, il 58enne di Boscotrecase ritenuto reggente del clan, nonché a carico di Bernardo Fattorusso e Fabio Carpentieri, di 29 e 32 anni, entrambi di Boscotrecase, ritenuti contigui allo stesso sodalizio camorristico.