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Stese al rione Sanità, arriva la videosorveglianza contro i clan

de magistris de luca rione sanitàStese al rione Sanità, arriva la videosorveglianza contro i clan. “Le sparatorie in aria sono sceneggiate che creano tensione e meritano una risposta che parte da oggi con 47 postazioni di videosorveglianza di tra cui una ventina di telecamere e trenta rilevatori di targa”. Questo il commento del governatore della Campania Vincenzo De Luca al varo dei lavori di istallazione della videosorveglianza nel quartiere Sanità.




La zona ultimamente è stata teatro di numerose stese di camorra. De Luca ha rimandato la visita al cantiere per l’istallazione delle apparecchiature di sorveglianza alla Sanità motivando tale decisione così: “In queste ore sono in corso interventi massicci delle forze dell’ordine nel quartiere e quindi ci andremo nei prossimi giorni per non essere d’intralcio.

Queste telecamere consentono la lettura di un titolo di giornale a cento metri di distanza e daranno un controllo 24 ore su 24 dei punti d’ingresso al quartiere e dei principali luoghi di aggregazione”.

Rione Sanità, de Magistris: “Il Comune non farà da parafulmine”

“A Napoli dico in modo inascoltato da sei anni che non ci sono forze sufficienti per combattere la criminalità. Questa è una responsabilità dello Stato e il Comune non farà più da parafulmine su questo”: ha replicato così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris precisando nel contempo: “Sono contento che anche il Questore di Napoli si sia pronunciato sulla questione delle stese mostrando grande professionalità e buon senso.

Il Comune di Napoli pretende contro la prepotenza delle stese di camorra l’intervento dello Stato, quindi basta passerelle, basta proposte che si sono dimostrate inutili, come avevamo detto noi un anno fa quando venne il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, in quel comitato che durò cinque ore.

Tutti sanno quello che devono fare: noi la nostra parte al netto dei nostri errori la facciamo, chiediamo agli altri di fermare le stese”. Chiaro e forte il messaggio di de Magistris che non accetta più retoriche datate o demagogie di palazzo nella lotta al crimine organizzato che deve essere sostenuta da tutte le forze in campo nel rispetto dei ruoli e delle competenze specifiche istituzionali. Della serie: sarà la volta buona per la città? Ai posteri l’ardua sentenza.

Alfonso Maria Liguori

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