Manca davvero poco alle elezioni comunali a Torre Annunziata. Solo poche settimane ci separano dall’11 giugno e i tre candidati sindaco si giocano le ultime carte, quelle vincenti. Tra queste la presentazione di un programma politico che sia attuabile, concreto. Ed è a questo obiettivo che ha mirato il lavoro svolto dalla coalizione di centro- sinistra guidata da Vincenzo Ascione.

Una coalizione ampia per affrontare l’11 giugno

Ascione torre annunziataPartito Democratico, 3C, Progressisti e Democratici, Unione di Centro, Orgoglio Campano, Generazione 2.0 e Civici Innovatori hanno messo in campo le loro idee e, attraverso un lavoro sinergico, sono arrivati ad un programma condiviso di ben trentacinque pagine.

Quattro i punti fondamentali: mare, ambiente e lavoro; servizi sociali e walfare; legalità e decoro urbano; scuola, giovani, eventi e cultura.

Nell’epoca in cui le parole non bastano più, spuntano idee innovative che danno un calcio alla vecchia politica e sono tutte proiettate al futuro. Tra queste, la proposta di destinare una parte dei compensi dei futuri amministratori ad un fondo volto a realizzare idee imprenditoriali dei giovani torresi.

Un programma Frutto di un confronto tra tutte le liste ed i cittadini

Ascione torre annunziata“Serietà, passione e rigore è ciò che ci ha guidati nella redazione di questo programma, frutto di un confronto tra gli esponenti delle liste e i cittadini, nel corso dei quattro incontri de “Il Cantiere delle idee” – spiega il candidato Ascione – Se le cose dovessero andare come mi auguro, porteremo avanti questa campagna di ascolto e, nei primi cento giorni di amministrazione, ci impegneremo a  stilare una mappa di interventi da attuare sul territorio, tenendo conto delle esigenze dei cittadini”.

Ed è proprio alla  luce di queste, che Vincenzo Ascione fa un appello agli elettori.

“Non date il vostro voto a chi vi promette posti di lavoro – afferma il candidato sinidaco – Ci saranno sicuramente opportunità lavorative, ma i relativi incarichi saranno assegnati attraverso delle procedure legali e trasparenti.

“Speravo fosse finita l’era delle false promesse o, quanto meno, che le persone non ci credessero più  – incalza – In un periodo di crisi lavorativa, come quello attuale, si cerca di far leva sui bisogni delle persone che, purtroppo, spinte dalla disperazione, non si sentiranno mai libere di scegliere”.

Antonio Giuseppe Flauto

 

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