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Castellammare, pronto soccorso del San Leonardo nel caos: i sindacati dichiarano lo stato di agitazione

san leonardoE’ stato dichiarato lo stato di agitazione al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia per il gran caos che regna nel reparto del nosocomio stabiese. I sindacati Fials, FSi e Nursing Up, con un lungo comunicato, hanno manifestato tutta la loro rabbia per la situazione che si è venuta a creare e hanno attaccato tutti i responsabili di tutto ciò, almeno secondo le loro intenzioni.

I destinatari degli attacchi dei sindacati

“Sono passati ben quattro anni che il reparto di Nefrologia ubicato nel pronto soccorso del San Leonardo è chiuso, nonostante che da due anni, è stata consegnata la struttura dalla ditta che ha eseguito i lavori del servizio sopracitato, mentre i pazienti nefrologici bisognevoli di ricovero vengono sballottati in altre strutture, creando non pochi disagi sia per gli ammalati che ai loro familiari. Su questo scandalo a dir poco colossale, assistiamo da parte degli organismi in indirizzo un silenzio “passivo, incomprensibile” e consentiteci “inerme” ci lascia allibiti e senza parole. Attendiamo con ansia da parte degli organi in indirizzo una relazione dettagliata con dovizia di particolari sull’operato finora condotto dall’attuale Primario Dott.ssa M. Auricchio.” spiegano i sindacati.

Critiche anche per Marziani: “Egregio Direttore Marziani, in un documento recente le scriventi organizzazioni sindacali lodavano e ringraziavano la S.V. per i risultati ottenuti nel pronto soccorso di Castellammare di Stabia, ma nello stesso tempo FIALS, FSi e Nursing-Up hanno ribadito con determinazione che sul tema assistenziale non faranno sconti a nessuno. Ma le pare mai possibile che il suo personale infermieristico in servizio all’Emodialisi, continua a recarsi al C.A.D. di S. Agnello, altra nota questa dolente e cocente dove le scriventi FIALS, FSI e Nursing-Up restano ancora in attesa circa l’idoneità dello stesso C.A.D. Da chi è stato comandato il suo personale infermieristico?”

Critica diretta, inoltre, anche al Direttore Sanitario Napoli3Sud, il Dott. L. Caterino: “Lei lo sa che chi arriva in pronto soccorso resta anche fino al quattro giorno prima di essere trasferito o ricoverato senza che agli stessi venga fornito il vitto? Cose del ex terzo mondo. Si può mortificare e martirizzare l’ammalato in tal modo?”

“Alla luce di quanto sopra – concludono i sindacati -, FIALS, FSI e Nursing-Up dichiarano lo stato di agitazione di tutto il personale preannunciando azioni più incisive coinvolgendo le autorità Politiche, Regionali, Comunali e tutto l’associazionismo interessate a tali problematiche”.

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