Castellammare, stop alla funivia del Monte Faito. Il M5s chiede audizione in Commissione

funivia“Doveva essere il fiore all’occhiello per riportare turisti e campani sul Monte Faito e contemporaneamente valorizzare un luogo dalla bellezza mozzafiato. Invece, la stazione e l’impianto della funivia resta tristemente chiuso per non precisate problematiche burocratiche. Abbiamo depositato una richiesta urgente di audizione in 4 Commissione speciale per comprendere i motivi che impediscono la riapertura della funivia”. Lo dice Luigi Cirillo, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle che ha chiamato in audizione l’assessore ai trasporti, l’Eav, il Genio civile, l’USTIF e il Ministero.

“Pare per problematiche burocratiche la riapertura per questa stagione della Funivia verso il Monte Faito, prevista per inizi di giugno e che ora sembra slittata ai primi di luglio” – spiega Cirillo – “Visti i circa due milioni di euro stanziati per lavori di ammodernamento delle stazioni della funivia, ritardare la riapertura sarebbe un danno soprattutto per tutti i commercianti che hanno creduto e investito per il rilancio turistico del Faito e per tutto il territorio di Castellammare di Stabia”.

“Già l’anno scorso evidenziai che la riapertura della Funivia rappresentava un primo passo – sottolinea il consigliere regionale – ma che non bastava essendo necessari interventi che garantiscano il pieno approvvigionamenti idrico sul monte, interventi per sanare i problemi di dissesto idrogeologico”.

“Ora sorge il rischio di non di poco conto che possa, a furia di ritardi, saltare la riapertura per questa stagione – aggiunge – con la strada da Castellammare verso il Faito dissestata, questa è un’evenienza che non si può neanche immaginare”. “Serve fare chiarezza e certezza dei tempi – conclude Cirillo – questo è il motivo per cui chiediamo un’attenzione in Consiglio regionale della Campania”.

Il M5s attento anche alla questione Terme

Il Movimento 5 Stelle regionale, in compagnia di quello cittadino, ha preso a cuore le sorti dei lavoratori stabiesi e stanno facendo il possibile per poter salvare il loro futuro. In Regione Campania, comunque, già ci sono stati vari incontri important tra una delegazione dei termali e il Presidente De Luca ma il caso è stato nuovamente affrontato all’interno della Commissione Attività Produttive una settimana fa. Luigi Cirillo, conoscendo perfettamente la questione, essendo stabiese, sta tentando di salvare, in compagnia dei suoi colleghi, i lavoratori di Terme di Stabia.

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