villa gabola castellammare 2Villa Gabola: cartacce ovunque, erba alta, cestini stracolmi, bambini che giocano tra la polvere ed una pericolosa struttura in ferro staccatasi da un edificio e transennata da settimana dalle autorità.

E’ questo il desolante quadro che si trovano davanti decine di persone di tutte le età che ogni giorno attendono l’apertura di Villa Gabola, il parco del rione San Marco nella periferia di Castellammare di Stabia, per godere di qualche ora di tranquillità.




Da alcuni giorni, infatti, il polmone verde del quartiere appare abbandonato a sé stesso. A poco più di un mese dalla riapertura in pompa magna Villa Gabola rischia di ripiombare nel degrado dopo un’opera di sistemazione, manutenzione e pulizia effettuata dall’amministrazione comunale.

Un vero peccato anche considerando il fatto che l’area delle giostrine, installate proprio poco prima dell’apertura con tanto di taglio del nastro il 2 aprile scorso, è frequentata da tantissimi bambini che ogni giorno, accompagnati dai genitori, attendono l’apertura dei cancelli. (Il testo continua dopo il video)

Villa Gabola: polmone verde del rione San Marco

Si presenta poi particolarmente preoccupante la situazione della struttura in ferro venuta giù nei giorni scorsi e che ha richiesto l’intervento sul posto della polizia municipale del comando stabiese. Stando ad alcune indiscrezioni si sarebbe trattato di una vera e propria tragedia sfiorata in quanto il parco in quel momento era aperto al pubblico.

Ancora oggi, comunque, a poca distanza, i bambini giocano a calcio a pochi metri dai nastri villa gabola castellammare 1rossi che delimitano l’inferriata staccatasi dalla villa ottocentesca che attende da decenni una riqualificazione.

La riqualificazione di Villa Gabola era partita ad ottobre con l’adeguamento della pavimentazione, la messa in sicurezza dell’intera area e l’installazione di nuove giostre. Ad adoperarsi era stata la Sma Campania, società in house della Regione Campania con la quale il Comune di Castellammare ha sottoscritto una convenzione. Ad oggi, però, non è chiaro a chi spetti la gestione e la conseguente pulizia del parco.

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