Ercolaniadi, la presidente Carmela Saulino: “Fiera di questa manifestazione”

"Viviamo tempi difficili in cui valori di legalità, pace e tolleranza sono continuamente violentati da estremismi"

carmela saulino ercolano“Sono fiera di aver preso parte ad una manifestazione sportiva che ha saputo associare l’eleganza delle discipline dinamiche al profondo messaggio sociale lanciato ai piccoli allievi della comunità ercolanese”.

Questo il commento a Ercolano della presidente della Commissione Sport e Cultura Carmela Saulino in merito all’evento tenuto presso lo stadio Solaro denominato Ercolaniadi. “E’ con grande soddisfazione che accogliamo – ha precisato la Saulino – dopo decenni lo svolgimento dei Giochi della Gioventù sul territorio ercolanese.




Sono entusiasta di essere entrata in contatto con tanti giovanissimi ercolanesi ammirandone sorrisi, impegno e volontà di affermarsi qualitativamente agli occhi delle rispettive scolaresche e dei familiari presenti sugli spalti.

Ogni onesto cittadino, con particolare riferimento a quanti ricoprono un ruolo amministrativo o politico, ha il dovere di contribuire a promuovere la cultura della legalità e del vivere civile in contesti un tempo fortemente penalizzati da episodi legati all’anarchia comportamentale e alla prevaricazione violenta.

Con umiltà e nel rispetto della sinergia operativa che dovrebbe sempre animare pubbliche iniziative sono pronta a offrire il mio contributo alla causa per il rinnovamento di una città che ha potenzialità produttive da vendere e tradizioni storico culturali celeberrime”.

Carmela Saulino: prima eletta nel Pd, fiore all’occhiello del partito di maggioranza e affermata professionista in campo medico, una figura carismatica all’interno del palinsesto politico ercolanese mai avida di riflettori o attenzione mediatica ma discreta protagonista del delicato rapporto tra cittadini e amministrazione comunale.

“Viviamo tempi difficili – ha continuato la Saulino – in cui valori di legalità, pace e tolleranza sono continuamente violentati da politiche estremiste che stanno macchiando di sangue l’Europa. Non dobbiamo tuttavia cedere allo sconforto ma tentare attraverso manifestazioni pubbliche come questa di avvicinarci con maggiore incisività al mondo dei più piccoli, monitorandone da un lato la formazione socio-culturale e dall’altro insegnandogli l’arte sublime dell’agire insieme per raggiungere mirabili traguardi.

Lo sforzo profuso da un giovanissimo alunno oggi sul campo prepara lo stesso al sempre più arduo ingresso nel mondo degli adulti: a noi e ad ogni membro della società civile l’onere di facilitare al massimo questo passaggio che deve essere per i nostri ragazzi uno slancio qualitativo verso la vita”.

Alfonso Maria Liguori

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