Sarno possiede una biblioteca comunale vastissima, che consta di oltre 15mila volumi, alcuni dei quali di notevole pregio storico, una vera “memoria del futuro”. Antiche fotografie e importanti testimonianze documentali risalenti a oltre cinque secoli fa sono state riordinate e inventariate, ma risultano essere ancora poco accessibili.
Nei mesi scorsi il comune di Sarno aveva presentato domanda per richiedere volontari di servizio civile nazionale aderendo al programma statale che offre a un giovane interessato, un’opportunità di formazione e lavoro presso l’ente.
E’ notizia di questi giorni che la richiesta inoltrata, sia stata accolta e approvata. Quella della città delle acque è una richiesta ben precisa: coinvolgere i giovani nell’efficientamento della biblioteca comunale con il progetto “La memoria del futuro”.
È stato già aperto il bando per la selezione di 6 giovani da affidare al complesso archivistico del borgo Terravecchia, un bando regionale e che coinvolge anche tanti altri comuni e associazioni.
Per il soddisfatto assessore al ramo, Vincenzo Salerno, si tratta di “un’opportunità che crea, per i giovani che si candideranno e vinceranno il bando, un’occasione di lavoro, ma soprattutto di apprendimento, approfondimento e di esperienza a stretto contatto con pregiati documenti storici”.
Il bando di selezione è pubblicato qui, sul sito del comune, ed è rivolto ai giovani dai 18 ai 29 anni non compiuti italiani, comunitari o non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia e che non abbiano già svolto o stiano svolgendo il servizio civile nazionale.
Il progetto avrà luogo presso l’ex convento San Domenico, un complesso monumentale di notevole pregio architettonico e ambientale, che nei suoi ampi spazi ospita frequentemente anche mostre ed eventi formativi e culturali.
Ubicato nel borgo Terravecchia, alle falde del monte Saro, è stato oggetto di un progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana con finalità turistico-culturali.
Si tratta dunque di un progetto che darà ai giovani e agli studenti di Sarno la possibilità di usufruire di un polo culturale di notevole pregio e, nel contempo, offrirà finalmente agli studiosi di storia locale la possibilità di avere accesso ai fondi fotografici e documentali dell’archivio storico.
Raffaele Massa