Un gol chiamato desiderio: questa in sintesi resterà Juve Stabia-Reggiana negli annali calcistici stabiesi.
A distanza di tre giorni dalla beffarda eliminazione dai playoff, la rabbia della Juve Stabia ancora non si sbollenta. I vari “social” dei calciatori stabiesi pullulano di svariate foto dell’episodio accaduto al 30’ del primo tempo, in cui si vede il colpo di testa di Ripa in elevazione che va a segno senza che l’attaccante faccia fallo sul portiere Narduzzo della Reggiana.
Anzi, le immagini supportano l’evidenza contraria e cioè che il compagno di squadra Spanò sullo slancio abbia ostacolato il portiere che manca la presa aerea. Ciò che ha causato le vibranti proteste dei gialloblù è stata anche la dinamica con cui il signor Pagliardini di Arezzo ha annullato la marcatura su segnalazione del collaboratore di destra, nonostante la sua migliore posizione in perfetta visuale a cinque metri dall’azione e tornando sui suoi passi circa la convalida del gol.
Un fotogramma questo che ha riportato alla memoria un analogo episodio accaduto due anni fa in un incontro playoff della Juve Stabia contro il Bassano, con l’attaccante Gomez che si vide annullare un gol apparso regolare anche in quella circostanza.
Sta di fatto che il sogno di promozione in cadetteria si infrange contro il muro eretto dall’utilitaristica Reggiana in un “Menti” ribollente che ha fatto sentire tutto il suo calore per spingere la squadra all’impresa.
Al termine della contesa ha colpito l’immagine di Guido Carboni, visibilmente commosso in campo, che non si capacitava dell’esito sfavorevole ai suoi uomini, nonostante l’impegno e la tenacia profusi.
L’analisi del mister
Le sue parole a corollario dell’analisi del match suonano come un addio: “Ringrazio la squadra, la società e tutti i collaboratori che hanno dato più’ del loro massimo nel supportarmi nel mio lavoro. E’ stato un onore aver potuto allenare a Castellammare.
Il match contro la Reggiana è stato alquanto sfortunato. Non commento le decisione dell’arbitro in merito all’annullamento del gol di Ripa, ma posso dire che la Reggiana ha superato solo due volte la metà campo in una partita che abbiamo sempre controllato.
Resta il rammarico di non aver saputo concretizzare le occasioni create e soprattutto di aver pagato a caro prezzo gli errori della gara d’andata”.
La delusione è troppo grande per l’allenatore aretino della Juve Stabia subentrato a Gaetano Fontana a metà marzo firmando fino a fine stagione.
Per il suo futuro glissa: “Non è il momento di pensarci, troppo grande ora l’amarezza da smaltire”. Al tecnico va dato il merito di aver saputo rivitalizzare psicologicamente una squadra scarica dopo il rutilante girone d’andata, anche se poi alla fine dei conti qualche elemento di maggior esperienza ha reso meno di quanto preventivato proprio nei momenti topici, dove contava quel quid in più per avere la meglio sull’avversario.
Ora però incombe già il futuro prossimo e delle scelte devono essere fatte a riguardo della programmazione della prossima stagione agonistica.
Le parole di capitan Capodaglio sono sintomatiche: “Bisogna ora metabolizzare questa delusione e non sarà cosa di poco conto. Vediamo cosa ci riserva il futuro”.
Il futuro della Juve Stabia
Per il sodalizio stabiese del presidente Manniello, tra l’altro inibito fino a fine Luglio per le proteste contro l’arbitro a fine match, ora è tempo di bilanci e per capire come procedere per ritentare la scalata alla serie B. Ci sono da sciogliere vari rebus quali la scelta del futuro allenatore della squadra e l’eventuale ingaggio di un direttore sportivo che possa districarsi tra i meandri del calciomercato per allestire una rosa competitiva, partendo dagli elementi da riconfermare.
Ci sono anche contratti in scadenza come quello del bomber Ripa, quindici gol in stagione in gialloblù: all’attaccante sarà riproposto un rinnovo oppure si accaserà in altri lidi? Alcuni giovani come Mastalli e Camigliano saranno riconfermati o torneranno alle società di appartenenza? Alcuni prospetti interessanti come Cancellotti, Izzillo e Atanasov saranno trattenuti oppure faranno il salto di categoria? Quali giocatori esperti costituiranno il nocciolo duro per la prossima stagione? Questa una serie di interrogativi cruciali da soddisfare per un’efficace pianificazione per il prossimo torneo dei gialloblù.