Rapinarono e violentarono una 27enne a Napoli: arrestato il terzo complice. La vittima lo ha riconosciuto in un pub. Stamane i carabinieri della compagnia Vomero hanno arrestano il terzo complice di una banda che tempo addietro aveva violentato e rapinato una 27enne.
Questi i fatti: una notte di febbraio la ragazza, appena uscita da lavoro, era stata seguita in auto fin sotto casa dove 3 balordi l’avevano aggredita, palpeggiata e rapinata della borsa. Le prime battute delle indagini dei carabinieri della compagnia Vomero portarono all’identificazione di 2 malfattori fermati il 22 marzo per rapina aggravata in concorso e violenza sessuale di gruppo: erano due 33enni di Grumo Nevano e Aversa.
Quella notte avevano battuto in macchina il lungomare di Napoli, poi il quartiere Chiaia ed erano saliti infine fino al Vomero in cerca di una vittima da rapinare. Individuarono la ragazza e decisero di seguirla fino al portone della sua casa dove misero a segno il colpo e la violenza sessuale.
l primo malfattore venne fermato all’interno di un pub a bere birra con la compagna, il secondo fu arrestato ad Aversa. Il terzo è stato preso oggi dai carabinieri della stazione Vomero-Arenella che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli. La vittima lo ha incontrato per caso circa 2 mesi dopo il fatto in un discopub a Napoli. (Il testo continua dopo il video)
Il riconoscimento dopo l’incontro nel pub a Napoli
Si tratta di un 24enne incensurato di origine araba residente ai Quartieri Spagnoli. Quando ha incrociato lo sguardo della vittima si è dato alla fuga. La ragazza ha immediatamente riferito l’accaduto ai carabinieri descrivendo dettagliatamente le sue fattezze. I militari hanno cominciato le ricerche guidati dalla descrizione tra i frequentatori dei locali della movida riuscendo a dargli un nome.
La vittima lo ha infine riconosciuto in un confronto all’americana ed è così finito a Poggioreale l’ultimo complice responsabile della rapina e della violenza contro la 27enne.
Brillante operazione dei carabinieri che sono riusciti ad archiviare positivamente una brutta storia: ancora una giovane donna presa di mira, violata nella sua intimità e rapinata da gente senza scrupoli che non merita di far parte di una società civile. Ci auguriamo che i giudici condannino al massimo della pena i 3 criminali: pugno duro contro gentaglia che non merita altro che disprezzo.
Alfonso Maria Liguori