Marigliano: anche l’assalto al castello non è cosa di tutti

mariglianoPer il Gens Mariliani l’assalto di pubblico c’è stato ed è innegabile mentre quello al castello non è stato concesso a tutti, ovviamente non intendiamo gli attori e maestri trombonieri coinvolti ma i tanti spettatori lasciati senza accesso e senza informazioni al di là delle transenne in via Giannone. La settima edizione della kermesse si è rivelata indubbiamente un successo divenendo appuntamento per tutta Marigliano e vicini.

Si è aperto venerdì 26 maggio con eventi pomeridiani che hanno coinvolto il centro storico, il palazzo municipale e le chiese locali. Chiusura prevista per la domenica con eventi dal mattino a sera. Ad essere aperte le famose taverne e il mercato “medievale” reso tale da travestimenti cui gli stessi commercianti di zona hanno accettato di sottoporre per se stessi e per i propri esercizi commerciali offrendo promozioni speciali.

Interessanti poi le aperture fino a notte delle chiese locali come santa Maria delle grazie e San Biagio in cui è stato possibile ammirare opere religiose spesso sconosciute ai locali ma anche creazioni artistiche momentanee dedicate appunto all’evento. Dunque il pubblico accorso è stato tanto e da questo punto di vista la scommessa può dirsi vinta. Tutt’altra storia per il finale di serata della seconda tappa del sabato sera quando al culmine dell’affluenza, in vista dell’evento clou quale l’assalto al castello non per tutti l’opinione è stata positiva.

Momenti di tensione al castello

Il succitato castello è il Palazzo Ducale di Marigliano, dove oggi svolgono le loro attività le suore dell’ordine Vincenziano, gli assalitori invece attori e soprattutto i trombonieri professionisti di Cava de tirreni, città celebre per questo tipo di manifestazioni.
Alla richiesta del pubblico di informazioni sull’inizio dell’evento, a fronte dell’indicazione da locandina alle ore 21.00, ci si è sentiti rispondere da vigili e ausiliari che non c’era un orario preciso ma che il tutto sarebbe iniziato una volta fatto buio.

Il momento di tensione si è rivelato essere invece intorno alle 21 e 45 quando le persone in via Giannone, dopo aver atteso il passaggio degli attori del corteo storico, esasperate dall’attesa per accedere all’area dello spettacolo non solo non riusciva ad ascoltare le parole degli attori araldi ma neppure riceveva informazioni su strade alternative per raggiungere il posto dato che da quell’accesso venivano fatti entrare a detta dei vigili solo giornalisti, pare fosse presente una troupe rai e se fosse così ben venga quantomeno una pubblicizzazione oltre il ducato Marigliano.

Insomma per centinaia di persone male informate lo spettacolo non è stato possibile assistervi con conseguenti lamentele per l’organizzazione e confronti con la scorsa edizione meritevole a detta di quella parte del pubblico della medesima disorganizzazione che non ha permesso di ascoltare, per assenza di altoparlanti in zone strategiche, ne tantomeno vedere l’evento nella sua totalità storica. Coloro che sono riusciti ad accedere hanno ammesso che ciò è stato possibile grazie alle indicazioni giunte dalla gente del posto che conosceva di conseguenza vicoli alternativi per raggiungere il fossato di una manifestazione pubblica ma non per tutti tant’è che qualcuno ha ironicamente affermato: “Siamo davvero al Medioevo!”.

Stella Porricelli

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