Omicidi di camorra a Napoli: “La Scuola sia antidoto alla violenza”

"Avvicinare i giovanissimi alla Scuola, primo grande baluardo contro le ciniche insidie della strada"

scuola contro camorra“L’affermazione della legalità sul territorio parte dall’Istituzione Scuola, è alla base di qualsiasi processo rinnovativo di una comunità”: questo il commento di Francesca Velardi, docente primaria presso una scuola statale di Napoli, all’indomani degli agguati di camorra che hanno lasciato senza vita sull’asfalto 6 persone in 2 giorni.




“In tal senso l’Istituzione Scuola – ha precisato Velardi – ricopre un ruolo fondamentale: ai docenti il difficile compito di inculcare principi sani nei giovani alunni, protagonisti della società civile di domani.

Ognuno, nel rispetto dei ruoli e delle competenze specifiche, deve offrire il proprio contributo alla concretizzazione di un modello sociale sano e affidabile per i nostri ragazzi. Ecco perché appare necessario fornire alla Scuola mezzi adeguati per poter coinvolgere gli alunni in attività di laboratorio, progetti sociali e iniziative didattiche che da un lato consolidino principi di legalità e sana collaborazione e dall’altro garantiscano una formazione qualitativa a chi si prepara all’ingresso nel sistema produttivo”.

Sempre presente sulle tematiche scolastiche e sul rapporto tra istituzione Scuola, docenti e alunni Velardi rappresenta un riferimento per quanti anelano ad una maggiore comunicazione tra istituzione e cittadini, con particolare riferimento all’universo Scuola.

Spesso infatti la disinformazione, i clamori delle vicende legate a violenze compiute da alcune maestre sui bambini, lo stato fatiscente di molti plessi scolastici rendono le famiglie prevenute complicando enormemente il rapporto tra pubblico e privato, a tutto danno delle nuove leve.

“In realtà complesse come quella partenopea – ha continuato Velardi – è fondamentale operare in sinergia d’intenti e animati dal comune di fine di produrre in positivo per i più piccoli.

Ecco perché un’adeguata formazione del personale docente appare fondamentale per avvicinare i giovanissimi alla Scuola che rimane il primo grande baluardo contro le ciniche insidie della strada. Un individuo scolarizzato è un individuo libero, in grado di decidere del proprio futuro: ogni bambino strappato alla strada rappresenta una vita salvata in una società spesso distratta nei confronti dei più deboli”.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.