Mattanza di camorra e pentiti eccellenti: l’ombra di uno stretto legame tra i 2 fenomeni

Gruppi criminali sarebbero entrati in conflitto con gli ultimi baluardi dei vecchi clan scatenando una caccia all’uomo tra Capodimonte, Miano e il centro storico

pentito camorraMattanza di camorra e pentiti eccellenti: l’ombra di uno stretto legame tra 2 fenomeni che ultimamente stanno interessando Napoli e l’hinterland.

Secondo alcune indiscrezioni provenienti da ambienti investigativi a scatenare il caos sul fronte malavitoso in città il pentimento dei fratelli Lo Russo di Miano, ovvero i cosiddetti Capitoni (con particolare riferimento alle dichiarazioni di Carlo Lo Russo).




Come un fiume in piena gli ex ras di camorra starebbero indicando ai giudici nomi di affiliati eccellenti, pusher, killer, vedette, teste di legno ma anche di insospettabili professionisti della Napoli bene e di grossi imprenditori anche della provincia.

Rivelazioni che avrebbero oltremodo complicato la vita agli ex fedelissimi dei Lo Russo costretti a compiere furti e rapine per sbarcare il lunario. Qualche pezzo da 90 dell’organizzazione avrebbe sparso poi la voce di un’imminente riorganizzazione del clan: questo dato potrebbe aver spinto gruppi criminali ad entrare apertamente in conflitto con gli ultimi baluardi dei Lo Russo scatenando una caccia all’uomo tra Capodimonte, Miano e il centro storico.

Un’occasione unica per chiudere definitivamente i conti con i potenti Capitoni, per decenni figure apicali del sistema particolarmente attivi nell’usura, nelle estorsioni e nello spaccio di stupefacenti.

Camorra: cosa ha scatenato la caccia all’uomo?

A facilitare il compito dei clan rivali dei Lo Russo l’indebolimento di gruppi criminali del vesuviano alleati storici dei mianesi causato da arresti eccellenti e sequestri di beni effettuati negli ultimi mesi dalle forze dell’ordine su mandato della Procura di Napoli.

Radio mala non avrebbe dubbi: i Lo Russo all’atto del pentimento avrebbero perso credibilità e spessore agli occhi della malavita partenopea. Tremano adesso professionisti insospettabili e noti imprenditori partenopei sapendo di poter essere visitati dalle forze dell’ordine con mandato di cattura al seguito da un momento all’altro: Carlo Lo Russo potrebbe turbare le vacanze estive di finti perbenisti della città particolarmente in vista anche sotto il profilo mediatico.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.