Napoli, baby gang scatenate di notte: urla e clacson per svegliare la gente

Ragazzini che vivono di notte, senza alcun controllo, sono potenziali futuri camorristi e, per questo, bisogna intervenire subito

baby gangNuovo incosciente passatempo delle baby gang nel centro storico di Napoli: corse notturne per i vicoli urlando e suonando il clacson per svegliare la gente.

A denunciarlo il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli de “La radiazza”, raccontando che di notte decine di ragazzini a bordo di scooter e senza casco scorrazzano in giro nei vicoli suonando il clacson e urlando con l’intento di svegliare chi a quell’ora sta dormendo.




“Questa nuova testimonianza di inciviltà sarebbe diffusa in molte zone della città .- hanno precisato Borrelli e Simioli – E’ assurdo che ragazzini siano lasciati circolare di notte ed è evidente che ci siano gravi carenze da parte dei familiari che giustificherebbero l’allontanamento per l’evidente incapacità di educarli.

Le scorribande notturne nei vicoli confermano l’esigenza di un’azione forte da parte di chi, a cominciare dalla Prefettura, purtroppo, continua a sottovalutare il fenomeno delle baby gang. Ragazzini che vivono di notte, senza alcun controllo, sono potenziali futuri camorristi e, per questo, bisogna intervenire subito, senza perdere altro tempo”.

Un monito chiaro lanciato da persone che Napoli la conoscono bene essendo profondamente legati alla città e alle tante, troppe inefficienze che quotidianamente la penalizzano.

Allarme baby gang: tutto maledetto e subito

La questione è oltremodo complessa: pensiamo all’impatto negativo di fiction a tema come Gomorra che sulla carta dovrebbero sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vita scellerata di chi vive di camorra ma che finiscono invece, data l’ignoranza e la cattiva cultura che ancora impera in certi ambienti, con il mitizzare i boss.

“Tutto maledetto e subito, meglio pochi anni da leone che una vita da pecora, la società ci snobba e noi ci facciamo rispettare”: chi non ha udito almeno una volta pronunciare frasi del genere da adolescenti lasciati da genitori negligenti a pascolare per strada, cresciuti in ghetti di cemento dove per troppo tempo le istituzioni sono state assenti con la camorra che di volta in volta a seconda delle esigenze della povera gente si sostituiva , ovviamente in modo cinico e ingannevole, allo Stato.

Adeguata scolarizzazione, occupazione e sana aggregazione o a Napoli non cambierà mai nulla. Della serie: fatti e non retoriche datate per aiutare la capitale del Mediterraneo.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.